[#elezionitourmb] Cavenago: fuori dagli schemi di partito, ecco Danilo Frigerio

23 maggio 2014 | 10:52
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[#elezionitourmb] Cavenago: fuori dagli schemi di partito, ecco Danilo Frigerio

Esce fuori dagli schemi di centrosinistra o centrodestra la figura di Danilo Frigerio, candidato sindaco per Cavenago città Nuova alle prossime elezioni.

Esce fuori dagli schemi di centrosinistra o centrodestra la figura di Danilo Frigerio, candidato sindaco per Cavenago città Nuova alle prossime elezioni.

Classe 1969, Frigerio tenterà di scardinare l’egemonia del centrosinistra che per anni ha governato in città con una lista civica non legata a nessun partito nazionale:

Quali sono i punti critici delle scelte prese in questo quinquennio dal centrosinistra?

I punti critici più significativi di questa ultima legislatura di “Uniti per Cavenago” si rapportano soprattutto nella metodologia delle scelte politiche assunte nel gestire un problema o nell’attuare un intervento amministrativo e strutturale a favore dell’ente locale, “il Cittadino”. Quello che subito si nota è l’indifferenza generale della cittadinanza a prestare attenzione alla vita politica amministrativa (cosa che rispecchia l’andamento generale nazionale), e che la distanza fra istituzioni e cittadino è sempre più lontana. Essendo l’attuale amministrazione l’espressione diretta del PD (Partito Democratico), nascosto dietro ad una pseudo lista civica, ci si aspettava che il coinvolgimento democratico diretto alle scelte assunte fosse la base su cui una lista, detta di “sinistra”, potesse far leva. Invece non ve mai stato un rapporto di coinvolgimento o di consultazione a priori di scelte importanti per il paese, considerando il Cittadino come l’inesperto, mentre i politici/amministratori gli unici dotti nel decidere come fare senza assumersi nessuna responsabilità. La dimostrazione eclatante di questo modo di gestire l’amministrazione locale si è rivelata il 24 aprile del 2013, quando ad un Consiglio Comunale Aperto anche al pubblico, solo tre consiglieri di maggioranza, ( su undici ), si sono presentati al confronto con i cittadini. Il consiglio comunale è il luogo istituzionalmente più democratico, dove si decide la vita sociale/economica/politica di un paese. Li in quel luogo, dove c’era l’opportunità diretta di confrontarsi e consultarsi con la gente di quel territorio, per trovare ragionevolmente suggerimenti e risoluzioni a problemi, mancava chi si era preso l’onere istituzionale di rappresentare quei cittadini che anni prima avevano con un gesto di fiducia segnato con una x alcuni candidati al posto di altri. Bruttissimo modo di rappresentare una lista politica o un partito, soprattutto quando ci si proclama partito o lista democratica di centro sinistra. Da questo modo di concepire la politica amministrativa “Uniti per Cavenago “ ha dimostrato la sua deresponsabilizzazione. Termine inusuale ma che rende poi nei fatti. La maggior parte dei contratti in essere, stipulati o indirizzati dall’ente locale risultano essere di lungo periodo con vincoli diretti fra utente e società che erogano il servizio, l’ente locale non è mai garante. Esempio: Vedi teleriscaldamento, 30 anni di contratto, servizio mensa 8 anni, Centro Sportivo 30 anni. Una buona amministrazione attenta all’interesse del suo Cittadino avrebbe forzato la mano nell’ avere contratti più brevi e rinnovabili nel momento in cui le garanzie all’interno dei contratti stipulati risultassero coerenti con le decisioni prese fra Comune, utente e società. Nulla di tutto questo. Ancora peggio è quando si denota una volontà nell’informare il cittadino sulle decisioni assunte, vedi assemblee pubbliche della presentazione del bilancio, fatte sporadicamente a ridosso del voto in consiglio comunale, ma mai consultare a priori i consigli dei cittadini prima di decidere investimenti o programmi economici. Una comunicazione dettata da un giornale comunale che per cinque anni è stata assente ed oggi ad un mese dalle elezioni si informa il cittadino, con un depliant, sulle decisioni che questa giunta comunale ha assunto, discriminando l’operato della democratica composizione del consiglio comunale escludendo dagli articoli la minoranza. Tutto questo come campagna propagandistica dell’ente comunale pagata con i soldi del cittadino invece di utilizzare fondi prettamente della lista operante. Peggio ancora è quando il sindaco uscente manda una lettera a tutti i cittadini per salutare il suo ultimo mandato legislativo ed in quel contesto promuove a tutti i cittadini la volontà di votare la lista e il sindaco a lui desiderato. La lettera del Sindaco uscente in appoggio alla lista di centro-sinistra e al loro candidato sindaco (mi risulta che il PD faccia le Primarie) calato, invece, dall’alto in una sorta di “investitura” per dare continuità a questo modo di fare politica che tratta i cittadini come sudditi. Tipico atteggiamento di una politica autoritaria poco democratica e che spinge verso un potere di dinastia. Questo è il punto critico basilare su cui ha retto tutta la legislatura di centro sinistra, un metodo poco democratico e di conseguenza il risultato del suo operato non è altro che la drammatica consapevolezza di non avere più cittadini coscienti e ragionevolmente protagonisti per il paese, ma cittadini addestrati ad essere comandati.

Altri esempi molto più pratici per non dimenticare:

– Bilancio comunale: troppo alto il disavanzo, una parte poteva essere comunque spesa per affrontare e risolvere alcuni problemi del paese (non spot, come il contributo agli artigiani in crisi).

– Piano della viabilità: da rivedere il senso della circolazione urbana perché attualmente il traffico è esterno al paese (la piazza è deserta), abbiamo solo un ponte che ci divide da Cambiago e in arrivo c’è la Tangenziale Est Esterna, collegata alla Brebemi, e la Pedemontana.

– Teleriscaldamento: occorre regolare i rapporti utente-società (il Comune non è sponsor, ma è garante) e verificare se la caldaia funziona a biomassa e non a metano “combustibile non rinnovabile” altrimenti non è vero che è contro l’inquinamento atmosferico.

– Tariffe cimiteriali: sono troppo alte (es. a Cambiago sono 1/3 inferiori) e installare sui colombari dei pannelli solari per illuminare i lumini delle tombe ed eliminare in questo modo la bolletta Enel.

Quali saranno le sue priorità se verrà eletto?

– Responsabilità e partecipazione (assemblee pubbliche su temi e decisioni importanti, prima di deliberare in Consiglio), lo Statuto già prevede “forme di partecipazione” (la figura del presidente del Consiglio sarà gratuita).

– Verifica del bilancio ed eventuale revisione delle tariffe e dei contratti in essere (accordo con la piscina per la fruizione privilegiata dei Cavenaghesi, e con l’hotel devero per l’utilizzo del loro Centro Congressi al posto di costruire un Auditorium).

– Urbanistica: privilegiare il recupero del centro storico e bloccare la costruzione di nuovi edifici (ci sono troppi appartamenti sfitti).

– Occorre dare una risposta urgente alla carenza di aule della scuola e al problema della mensa (accensione di mutui per ampliare gli edifici), dialogare con il Comitato genitori (che sarà autonomo) e aprire alcuni Sportelli sportivi e culturali, sostenere attivamente la biblioteca civica (intitolazione ad Adolfo Sala, ideatore della biblioteca popolare), ampliare la rete WIFI e per/con i giovani realizzare “RadioCavenago”.

– Si devono valorizzare i due monumenti presenti a Cavenago: Santa Maria (fare realizzare alla TEEM un ponte in cambio di un terreno comunale) e Palazzo Rasini (visite ordinarie, non solo in occasione delle Giornate FAI e in vista di Expo 2015), salvaguardare Le Foppe (rispetto del l’attuale Regolamento e accordo con il Parco Rio Vallone per dare in gestione l’Area Protetta al WWF).

– Il Comune quale garante istituzionale dei cittadini e gestore dei servizi sociali (anche se gestiti dalle associazioni) che dovranno avere continuità, comunque vada il voto (per noi le associazioni sono autonome e hanno la stessa importanza davanti al Comune) e fare una convenzione con la residenza per anziani per avere alcuni posti-letto per le urgenze temporanee dei Cavenaghesi, e una con il Servizio Civile Nazionale per i servizi alla persona.

– Comunicazione: la democrazia e il dialogo con l’opposizione e la cittadinanza avviene solo con una comunicazione corretta (non con informazioni unidirezionali) quindi verrà ripristinato il periodico “Cavenago Notizie” e cassato “La Giunta Informa”, perché espressione della sola maggioranza.

Gli ultimi anni sono stati critici per i comuni soprattutto per il continuo taglio di risorse e cavenago ne ha sofferto molto, come ha dimostrato la questione mensa, diventato un caso nazionale: crede che l’unione dei comuni possa essere una soluzione?

La tendenza sarà sicuramente quella di accorpare invece che dividere. Lo vediamo già nell’ambito parrocchiale dove più Comunità Ecclesiastiche si sono unite, sarebbe inopportuno e poco vantaggioso isolarsi rispetto a Comuni confinanti dove invece a loro volta potrebbero unirsi, ed avere una compattezza economica e strutturale maggiore, tradotta in servizi erogati a soddisfare esigenze sanitarie, di trasporto, commerciali/artigianali/industriali, raccolta rifiuti, manutenzione del verde. Questo non vuol dire perdere l’autonomia o l’indipendenza nel gestire il proprio territorio o nel fare scelte mirate per il proprio paese, ma un attenzione diversa nel rivolgere lo sguardo ai confini del nostro Comune eviterebbe sprechi di doppie spese a favore di un risparmio diviso fra più Enti Locali per un servizio più ampio. Naturalmente tutta questa riflessione avviene sapendo che alcuni servizi sono già condivisi con i Comuni limitrofi (Circondari, Distretti, Sistemi e Consorzi già esistenti), o altre forme utilizzate con la legge sulle Unioni fra i Comuni (es. Basiano e Masate). E’ vero anche che, il 3 aprile il Parlamento ha approvato il disegno di legge Delrio che riforma gli Enti intermedi (Provincia e Area Metropolitana), bisognerà attendere la riforma del Titolo V della Costituzione.