Leonardo Marzorati presenta “Frustrati – Uomini e donne che non hanno conosciuto l’amore” a Giussano

20 maggio 2014 | 05:13
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Leonardo Marzorati presenta “Frustrati – Uomini e donne che non hanno conosciuto l’amore” a Giussano

Appuntamento il 22 maggio a Villa Sartirana di Giussano per la presentazione di “Frustrati – Uomini e donne che non hanno conosciuti l’amore” del brianzolo doc Leonardo Marzorati.

Villa Sartirana a Giussano si prepara a all’incontro con un autore vicino di casa: giovedì 22 maggio alle ore 21.00, infatti, la Villa ospiterà Leonardo Marzorati, 32enne originario di Briosco, per la presentazione del suo libro “Frustrati – Uomini e donne che non hanno conosciuto l’amore”, una raccolta di una 15ina di racconti brevi che hanno per collante il binomio sentimenti/politica. Edito da Gilgamesh, il libro è stato selezionato dal sito InternetBookShop come una delle 10 migliori proposte della letteratura italiana.

Noi di MBNews, incuriositi, abbiamo voluto porre qualche domanda all’autore. Che, per prima cosa, precisa le sue origini: «Sono nato in Brianza e ho sempre vissuto a Briosco, o meglio, a Capriano di Briosco: ci tengo a sottolinearlo perché io, figlio del campanilismo brianzolo, rivendico con orgoglio il nome della mia frazione, da sempre rivale col capoluogo dove sono cresciuto. Anche se in realtà dal 2011 mi sono trasferito a Milano, dove lavoro presso l’Eco della Stampa e collaboro con diverse testate giornalistiche locali e online».

“Frustrati – Uomini e donne che non hanno conosciuto l’amore” è il tuo primo libro? Che rapporto hai con la scrittura? «Sì, questa è la mia prima pubblicazione, anche se è dall’adolescenza che mi diletto nella scrittura. Amo leggere e sprigionare la mia fantasia redigendo racconti di vario genere, la maggior parte dei quali resta dormiente in alcune mie cartelle del pc. Ho abbozzato i primi racconti di questo libro negli ultimi anni di frequentazione della facoltà di Scienze Politiche all’Università degli Studi di Milano, per concludere il lavoro un paio di anni fa».

Da dove nasce l’ispirazione per “Frustrati”? «”Frustrati” è una serie di racconti nati sia dalla lettura di tanti fatti di cronaca nera, sia da esperienze personali che mi hanno segnato dall’adolescenza, al mondo universitario, fino ai primi anni di lavoro. Repressione personale e voglia di dare sfogo alla mia fantasia sono state le matrici dei racconti».

Che genere di libro è? Puoi anticiparci qualcosa? «Tutti i racconti sono ambientati nella Lombardia dei giorni nostri. Ci sono racconti intimisti sulla frustrazione dell’uomo rifiutato, che si fermano a dialoghi smorzati dall’aridità dell’animo; altri che sconfinano con i toni violenti della letteratura pulp di Chuck Palahniuk, altri ancora prendono spunto da monologhi teatrali o da visioni oniriche lovecraftiane. I protagonisti sono quasi sempre uomini e donne troppo intenti a guardare il proprio animo e non il mondo che sta fuori».

Hai già in mente, o hai già cominciato  a scrivere, il tuo prossimo libro? «Dopo questa serie di racconti brevi sto cercando di affrontare l’avventura di un romanzo. Ho appena iniziato a buttar giù le prime idee: si tratta di qualcosa di diverso da “Frustrati”, con protagonisti bambini».

In quello che racconti c’è un particolare legame con Briosco, o, più in generale, con la provincia di Monza e Brianza? «I racconti sono ambientati nelle varie province della Lombardia, con un occhio d’attenzione alla Brianza e a Milano, luoghi che hanno segnato la mia crescita nel bene e nel male. Il mio tratto provinciale permane anche quando affronto gli eccessi della movida milanese. Il piccolo mondo antico di Capriano, distante e al tempo stesso vicino alla frenesia delle metropoli, è una costante ricorrente in diversi racconti. Qualche compaesano ha difatti colto situazioni e aneddoti di paese che hanno segnato la storia recente del borgo. Tra le righe di “Frustrati” si può leggere un mio giudizio personale alla Brianza: terra laboriosa e lungimirante, quanto perbenista e ostile ai culturalmente reietti».

Giulia Santambrogio