Manifatturiero in Brianza crescono ordini e fatturato. Ma produzione in difficoltà

15 maggio 2014 | 00:37
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Manifatturiero in Brianza crescono ordini e fatturato. Ma produzione in difficoltà

Prudenza. Così si caratterizzano i primi tre mesi dell’industria manifatturiera in Brianza. Ieri sono stati diffusa i dati degli Uffici Studi di Camera di Commercio e Confindustria.

Prudenza. Così si caratterizzano i primi tre mesi dell’industria manifatturiera in Brianza. Ieri sono stati diffusa i dati degli Uffici Studi di Camera di Commercio e Confindustria. Fatturato e ordini sono in aumento ma la produzione torna ad essere negativa, segno che la ripresa procede ancora lentamente.

Dati alla mano dall’inizio del 2014 si assiste ad un’inversione di rotta del fatturato che cresce, registrando nel primo trimestre  un aumento sia a livello congiunturale (+0,3% rispetto allo scorso trimestre) che a livello tendenziale (+1,6% rispetto allo stesso periodo del 2013). La produzione industriale registra invece una variazione di segno negativo, seppur lieve (-0,2% rispetto al IV trimestre 2014), e anche a livello tendenziale i livelli produttivi si attestano a -0,9%.

Le esportazionirimangono una componente importante per la ripresa del sistema economico, con gli ordini esteri che si mantengono positivi. Da sottolineare un andamento peggiore delle grandi imprese rispetto a quello delle piccole e delle medie imprese, mentre dal punto di vista settoriale, sempre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il legno mobile registra, insieme al tessile, variazioni positive della produzione.

“Se è vero che ci vengono quindi confermati segnali di ripresa, restano alcuni indicatori economici incerti. Oltre al valore della produzione, ancora altalenante, permangono le criticità sul fronte occupazionale” commenta Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza. Infattila situazione del mercato del lavoro resta critica l’industria manifatturiera brianzola continua a registrare perdite occupazionali con un saldo tra ingressi e uscite che si attesta a -0,16%, e aumenta il ricorso alla cassa integrazione guadagni rispetto allo scorso trimestre (la quota di imprese che ne ha fatto ricorso passa dal 18,1% al 20%). “Dobbiamo dunque lavorare affinché la crescita, lenta ma costante, possa far ripartire gli investimenti e il mercato del lavoro, garantendo dunque una corretta dinamicità ai consumi” aggiunge Valli.

E le aspettative come sono? Aumenta la percentuale degli imprenditori della Brianza che attendono una crescita dei livelli produttivi per il prossimo trimestre (da 25% a 36,5%). Anche sul fronte della domanda si prevedono aumenti sia di quella interna (da 17% a 24%) che estera (da 36,5% a 44,9%).

“Dobbiamo però evidenziare che le nostre imprese  non hanno abbassato la qualità del sistema produttivo che permette loro di essere competitive sui mercati stranieri – ha sottolineato Andrea Dell’Orto, Presidente di Confindustria Monza e Brianza – anche se pur lentamente, sostenuta dal  fatturato in crescita e dagli ordini  esteri che rimangono anche in questo trimestre positivi.  La progressiva crescita delle esportazioni dimostra anche la vocazione sempre viva alla ricerca  e all’innovazione non solo della grande industria ma anche delle reatà più piccole. Grazie a questi due fattori che vanno favoriti e incentivati in ogni modo, le nostre imprese  possono mantenere un tasso d’occupazione che è al di sopra di quello lombardo”.