Anas installa le barriere su viale Lombardia. È battaglia con i residenti

Residenti e commercianti però non ci stanno: “Murati vivi. Vogliamo lavorare allargate il controviale”.
Le tanto temute barriere antirumore sono arrivate e immediata è scattata la protesta. Questa mattina i tecnici di Anas hanno cominciato ad installare i pannelli fonoassorbenti lungo la statale 66 al confine fra Monza e Cinisello.
Residenti e commercianti però non ci stanno: “Murati vivi. Vogliamo lavorare allargate il controviale” questo si legge su uno striscione. Da tempo chiedono a Anas di spostare più in là di una corsia la barriera anti-rumore, così da avere davanti a case e alle attività una pista ciclabile e parcheggi. Richiesta fino ad oggi respinta, ricordiamo anche la forte protesta del barista che a marzo si era dato fuoco.
Alcuni residenti si sono anche sdraiati in strada per cercare di bloccare i lavori. Sul posto sono intervenute diverse pattuglie delle forze dell’ordine.
Tutto è iniziato questa mattina alle 9,30 di mattina. Non appena sul posto è arrivata una gru scortata dai un paio di camionette della Celere, commercianti e residenti sono scesi in strada per manifestare la loro rabbia e fuori dalle finestre sono apparsi anche degli striscioni.
Un mese fa avevano anche presentato in Comune una petizione firmata da oltre mille persone per chiedere l’arretramento dei panelli. La risposta, però, non è mai arrivata. “Ci stanno seppellendo dietro a un muro – ha commentato Manlio Scigliuzzo, uno dei residenti della zona -. Per risolvere il problema e garantire un po’ più di spazio basterebbe allargare il controviale e togliere una corsia alla rampa d’uscita del tunnel”. Ne ha quattro, ma i manifestanti sostengono che tre sarebbero più che sufficienti. “Per colpa di questi panelli – aggiunge Patrizia Ronchi, titolare delle Officine Meccaniche Ronchi con una cinquantina di dipendenti -, ci siamo ritrovati senza parcheggi e senza spazi di manovra per far passare camion e furgoni dei nostri fornitori. Una decina di attività sono a rischio chiusura”.
Durante la manifestazione non sono mancati i momenti di tensione. In particolare, Carlo De Gaetano, il titolare del bar trattoria con vista tunnel che lo scorso febbraio si diede fuoco mettendo a rischio anche la vita dei poliziotti, ha avuto un malore. L’uomo è stato trasportato all’ospedale San Gerardo da un’ambulanza del 118. Alla fine, però, proteste e striscioni non sono bastati a bloccare i lavori.