Ornago: il faccia a faccia è fra Giovanna Ronco e Livio Sarti [#elezionitourmb]

19 maggio 2014 | 00:21
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Ornago: il faccia a faccia è fra Giovanna Ronco e Livio Sarti [#elezionitourmb]

Sfida a due per il comune di Ornago che è da poco entrato a far parte dell'”Unione dei comuni dei tre parchi” insieme a Vimercate, Burago Molgora e Carnate.

Sfida a due per il comune di Ornago che è da poco entrato a far parte dell'”Unione dei comuni dei tre parchi” insieme a Vimercate, Burago Molgora e Carnate.

Per cercare di seguire le orme della sindaco uscente Maurizia Erba, la lista civica di centro sinistra “Impegno per Ornago” propone un’altra donna: Giovanna Ronco.

Se verrà eletta, cosa continuerà dei progetti portati avanti da Erba? e quali sono le novità?

Durante i dieci anni a guida Maurizia Erba sono stata Vice–Sindaco e le scelte politiche sono state sempre pienamente condivise, non solo da me ma da tutto il gruppo Progresso e Solidarietà, quindi è naturale che il programma con cui ci presentiamo sia in continuità con i contenuti del programma dei cinque anni precedenti. Ma, prima ancora dei progetti concreti, a cui spesso dedichiamo tutta l’attenzione, direi che quello che intendiamo continuare è lo stile dell’amministrare, i valori che condividiamo, che ci tengono uniti e che danno senso alle scelte che vengono fatte. Possiamo sintetizzarle con alcune parole:

– Attenzione alle persone e all’ambiente, e non solo rispetto, perché avere attenzione significa prendersene cura dando loro la giusta importanza.

– Condivisione delle scelte, delle motivazioni e delle azioni, attraverso un dialogo continuo che permetta di coinvolgere i cittadini nella costruzione di una città per tutti.

– Inclusione, come potente forma di coesione della comunità, valorizzando le differenze perché siano fattore di arricchimento, e favorendo la partecipazione di coloro che sono ai margini della Comunità.

– Collaborazione, che significa valorizzare le risorse umane messe a disposizione dal Comune e sostenere le persone, le associazioni, i gruppi e gli enti che si spendono sul territorio per migliorare la qualità della vita dei cittadini.

– Promozione di attività che possano connettere sempre meglio il tessuto sociale attraverso iniziative in grado di coinvolgere tutte le fasce della popolazione, affinché i cittadini possano godere appieno del territorio in cui vivono.

In sintesi vogliamo continuare a mantenere l’elevato standard dei servizi, promuovendo attività sociali, culturali e sportive attraverso il coinvolgimento di tutte le persone che desiderano essere protagoniste nella costruzione della comunità.

Ornago fa parte dell’unione dei comuni: come pensa cambierà il suo ruolo di sindaco?

Ritengo sia opportuna una premessa: con la costituzione dell’Unione, i Comuni che vi aderiscono non perdono la propria autonomia, mantengono il proprio Sindaco, la propria Giunta, il proprio Consiglio con tutte le loro prerogative e i loro poteri. L’Unione dei Comuni avrà un’unica struttura organizzativa per realizzare programmi e obiettivi delle singole Amministrazioni Comunali. Non ci saranno costi aggiuntivi, anzi si andrà verso una semplificazione istituzionale e una razionalizzazione della spesa. L’esperienza di questi anni di crisi economica ci ha insegnato che sempre di più occorre unire le forze, ripensare e rivedere come gestire le risorse economiche sempre più limitate avendo come obiettivo il miglioramento dei servizi ai cittadini Inoltre, ai Comuni sotto i 5000 abitanti, come il nostro, è stato fatto obbligo di esercitare in forma associata le funzioni fondamentali (polizia locale, servizi sociali, istruzione ecc.). Abbiamo allora colto questo obbligo come opportunità per riprogettare l’attività del Comune nell’ottica di migliorare l’efficienza mutuando dagli altri Comuni buone prassi già collaudate e, nell’Unione dei Comuni, abbiamo individuato il progetto di più largo respiro. Come si può dedurre dalle argomentazioni esposte, emerge la mia piena convinzione rispetto alla scelta fatta. Qualcosa senz’altro cambierà, ma per questo, credo di essere aperta al cambiamento; ci sarà certamente un maggiore impegno da parte di tutti perché lavorare insieme richiede capacità e disponibilità a concordare e condividere le scelte in ordine alle materie ed ai servizi che saranno conferiti mediante le convenzioni. Queste convenzioni dovranno essere approvate da ogni singolo Comune prima di essere trasferite all’Unione. In ogni caso lo Statuto dell’Unione approvato ormai dai quattro comuni, regola tutta la materia in ogni particolare in modo da garantire tutti, ma come tutti gli statuti sarà possibile modificarlo se ce ne fosse la necessità.

Ad Ornago si è costruito molto negli ultimi anni: crede si sia esagerato e crede si debba continuare a costruire anche in un periodo di crisi come questo?

Effettivamente dal 1999 al 2004, durante l’amministrazione precedente alla nostra, era stato approvato un Piano Regolatore che aveva previsto molti piani di lottizzazione che ad oggi non sono ancora stati completamente esauriti e che mantengono il diritto a completarsi. Questi hanno portato la popolazione di Ornago da 3700 abitanti ai 4920 attuali. Il PGT approvato da noi a fine 2008 (uno dei primi PGT in Lombardia), prevedeva pochi Ambiti di Trasformazione (cioè zone agricole che cambiavano destinazione) soprattutto legati alla sistemazione di alcuni problemi urbanisti esistenti. Purtroppo la crisi economica ha praticamente bloccato tutto per cui a scadenza naturale del Documento di Piano del PGT (dopo i 5 anni), abbiamo proceduto alla stesura di un nuovo Documento, che è stato adottato all’inizio di aprile 2014, il cui iter si completerà nei prossimi mesi. Il nuovo PGT si basa sulla precisa volontà di “zero consumo di territorio”. In questo nuovo PGT, sono stati eliminati degli insediamenti civili ed industriali precedentemente previsti e che non si sono realizzati in questi cinque anni; abbiamo aperto la possibilità di riportare a verde aree di pregio attualmente compromesse da strutture industriali non idonee; abbiamo previsto l’ampliamento del Parco del Rio Vallone e la separazione delle funzioni all’interno del territorio cioè l’abitato separato da aree industriali attraverso corridoi verdi.

Si è previsto anche di incentivare la riqualificazione delle aree industriali fatiscenti, evitando nuove costruzioni e l’ulteriore degrado di strutture esistenti. Abbiamo in programma di realizzare interventi per la messa in sicurezza della viabilità, aumentando le piste ciclabili. In una parola vogliamo salvaguardare al massimo il nostro territorio, mantenendo l’attuale basso rapporto di abitanti per Km Q.

A contendere la poltrona di sindaco a Giovanna Ronco, sarà Livio Sarti di “Impegno per Ornago”, sostenuto oltre che dalla lista civica Ornago Futura, da Lega Nord e Forza Italia:

Livio Sarti

Livio Sarti

Sono molti anni che il centrosinistra governa in città: quali sono stati i maggiori errori commessi?

In generale non rientra nel nostro modo di fare campagna elettorale indicare i difetti o le mancanze governative dell’uscente amministrazione in quanto riteniamo che i cittadini siano abbondantemente in grado di fare un’analisi oggettiva della gestione sinora vissuta. Abbiamo 10 punti programmatici di governo e sono questi che intendiamo diffondere e portare in ogni famiglia ornaghese. La nostra campagna è propositiva e non vogliamo entrare in polemica con la precedente amministrazione.
Ornago è da poco entrata a far parte dell’Unione dei Comuni: come valuta questa scelta? 
La mia personale opinione in merito all’unione dei comuni è ovviamente negativa. Questo punto è infatti uno dei nodi cruciali della nostra campagna. Non siamo contrari a prescindere ma motiviamo il nostro diniego: si tratta di un azione che farebbe perdere sovranità e identità territoriale a molto comuni più piccoli andando a concentrare i poteri economici ed decisionali nella mani dell’amministrazioni dei comuni di maggiori dimensioni. Siamo invece favorevoli alle ottimizzazione dei costi di gestione e al miglioramento dei servizi.
Se verrà eletto quali saranno le sue priorità?
Nel caso di  mia elezione la priorità sarà sicuramente quella di oppormi all’unione dei comuni. Successivamente le priorità saranno per l’assistenza agli anziani e al miglioramento dei servizi scolastici. Tra le nostre priorità c’è anche la tutela del territorio troppo spesso “usurpato” per progetti poco utili alla collettività dalla precedente amministrazione