Sesto, conti delle farmacie sotto esame. Assessore Monzese tra i revisori

Assessore al bilancio del Comune di Monza “bocciata” a Sesto San Giovanni dove ricopriva il di revisore dei conti. Una notizia “curiosa” che potrebbe causare non pochi imbarazzi nella Giunta Scanagatti.
Assessore al bilancio del Comune di Monza “bocciata” a Sesto San Giovanni dove ricopriva il ruolo di consigliere di amministrazione di un’azienda pubblica piena di debiti. Una notizia “curiosa” che potrebbe causare non pochi imbarazzi nella Giunta Scanagatti e che è stata fatta emergere dalle forze di opposizioni sestesi prima e oggi anche da La Destra di Monza. “Curiosa” non solo perché i componenti di Fratelli d’Italia e del Movimento Cinque Stelle sestese insieme hanno appena depositato un esposto alla Corte dei Conti per esaminare le eventuali responsabilità del cda delle Farmacie Comunali (poi commissariate) in relazione al buco da 2 milioni di euro, ma anche perché anche in passato i due Comuni avevano incrociato i destini negli assessorati al bilancio. Oggi sotto inchiesta c’è l’intero cda delle farmacie comunali e i bilanci che aveveno presetanto.
Ma torniamo a bomba sulla notizia di oggi. La protagonista finita nella bufera è Debora Donvito, assessore al bilancio, 43 anni, dottore commercialista e revisore dei conti, nonché segretaria dell’Unione giovani dottori commercialisti di Monza e Brianza è iscritta all’Albo dei Consulenti Tecnici d’Ufficio del Tribunale di Monza. «Dopo il “buco” nel bilancio della Giunta Scanagatti, ridimensionato dalla maggioranza stessa a “Debito potenziale”, del mese di Novembre scorso in merito alla questione sul trasporto pubblico locale – spiega Massimiliano Meloni de La Destra – la stessa finisce nella bufera del buco del bilancio dell’azienda Farmacie Comunali di Sesto. Credo che il sindaco debba tenerne conto…». La vicenda sestese parte con la chiusura da parte dell’amministrazione di Sesto San Giovanni del commissariamento dell’azienda pubblica delle Farmacie Comunali, che si trovavano in dissesto conunbuco da 2 milioni di euro nel bilancio.
Dopo la decisione dell’amministrazione della ex Stalingrado d’Italia di chiudere quell’esperienza pessima, approvata dal Consiglio comunale lo scorso 2 aprile, e in attesa di privatizzare, la stessa Giunta si è mossa chiedendo di verificare con un nuovo parere legale il danno erariale operato dal vecchio cda delle Farmacie e l’eventualereato penale.
L’opposizione di centrodestra sestese, in particolare Antonio Lamiranda, aveva presentato un ordine del giorno (bocciato dalla maggioranza) nel quale il sindaco e gli assessori verificassero anche la responsabilità professionale all’esito dell’indagine contabile della Corte dei Conti nei confronti del Cda, dei revisori – Debora Donvito compresa – “per i rispettivi ruoli e responsabilità rivestite in relazione alla gestione, valutazione magazzino e perdita di cui al bilancio 2012 dell’Azienda Speciale Farmacie Comunali”.L’ordine del giorno non era passato ma la Giunta guidata dalla Chittò aveva inviato una richiesta alla Corte dei Conti per chiedere di esaminare l’operato del Cda. «Nessuna risposta è ancora arrivata – ha precisato Lamiranda – tuttavia in questi giorni noi e il Movimento Cinque Stelle abbiamo inviato un esposto alla Corte dei Conti proprio sulla responsabilità dei ruoli dei componenti del cda e se non avremo riscontri porteremo le carte in Procura; certo che un membro del collegio sindacale che ha fallito nei conti di un’azienda pubblica come fa a ricoprire il ruolo di assessore al bilancio in un comune?»
Rincara la dose il Coordinatore Provinciale de La Destra Massimiliano Meloni: “Mi chiedo se a questo punto il Sindaco di Monza non debba farsi un esame di coscienza sulle scelte fatte nel comporre la sua squadra di governo della città. Non voglio parlare di “Modello Sesto”, ma oltre a vedere delle similitudini tra le due gestioni comincio ad avere dubbi concreti sulle capacità di gestione patrimoniale del nostro assessore al bilancio, visto che ad ogni lamentela dei cittadini sulla sicurezza, stato delle strade monzesi ed avanzamento dei lavori pubblici la risposta dell’amministrazione è sempre legata alla mancanza di fondi”.
“Sono assolutamente tranquilla – afferma Debora Donvito che ci tiene a precisare – Ai tempi abbiamo ereditato una situazione molto delicata dove noi revisori chiedevamo da tempo di essere sostituiti dal nuovo collegio in quanto il nostro era scaduto, ma ciò non è accaduto. Per senso di responsabilità siamo rimasti al nostro posto. Non solo, come revisori noi abbiamo revisionato i bilanci che ci sono stati dati dal Consiglio di amministrazione. Oggi diamo la massima disponibilità nei confronti della corte dei conti. Sicuramente ho la coscienza pulita anche perchè la responsabilità è del consiglio di amministrazione, non dei revisori. Aggiungo infine che questa vicenda non c’entra nulla con il mio attuale incarico e non vedo quindi perchè dovrebbe mettere in crisi l’equilibrio di Giunta”.