Ue: il logo del semestre italiano è una rondine. Il suo volo è iniziato a Lissone

20 maggio 2014 | 17:36
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Ue: il logo del semestre italiano è una rondine. Il suo volo è iniziato a Lissone

Il logo è stato realizzato dalle studentesse dell Istituto Meroni di Lissone, che ha vinto il primo premio nazionale del Concorso “La mia Europa è”.

Una rondine stilizzata con il becco verde rivolto verso l’alto, la testa rossa e le ali e la coda dell’azzurro europeo. Simbolo di libertà e, soprattutto, di opportunità. Questo in sintesi il logo realizzato dalle studentesse dell’ Istituto Meroni di Lissone, che ha vinto il primo premio nazionale del Concorso “La mia Europa è”, ovvero è il logo che la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha scelto per rappresentare la comunicazione pubblica dell’Italia durante il semestre di presidenza del Consiglio dell’Unione Europea.

Le studentesse brianzole Alessia Tolotti, Giorgia Berto, Sara Tiberini, Giulia Manfredi, che frequentano la terza Istituto Tecnico Grafica e Comunicazione hanno partecipato o con altri 600 gruppi di tutta la penisola la selezione al concorso e hanno vinto. Oggi sono andate a Roma per la presentazione ufficiale dove c’erano il sottosegretario alla presidenza europea Sandro Gozi e il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. Le studentesse sono state accompagnate dai docenti Lorenzo Cazzaniga e Marisa Pisani ed altri 14 compagni di classe.

Per le ragazze il logo rappresenta: “la mia Europa è viaggio, è speranza, è libertà. Noi giovani siamo come rondini pronte ad intraprendere nuove esperienze in cui studio, lingue e cultura si incontrano. La nostra rondine è sintesi di una linea che disegna il becco, simbolo del puntare sempre verso l’alto guardando ai bisogni dell’altro; le ali, idea di protezione, rispetto e nucleo familiare; la coda, elemento di raccordo e di equilibrio per una stabilità per le diversità fra i popoli”.

Soddisfatto del grande riconoscimento anche il preside Roberto Pellegatta: “L’indirizzo Tecnologico Grafica e Comunicazione al “Meroni” di Lissone è giovanissimo, essendo stato autorizzato solo quattro anni fa, ma ha trovato un entusiasmo inatteso. Soprattutto quello che mi ha sorpreso, nel dialogo con le alunne, è stato il loro guardare alla dimensione europea come parte normale della loro storia e del loro futuro”.