Brasile, non solo turismo. Unione Artigiani ti ci porta per fare impresa!

4 giugno 2014 | 11:10
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Brasile, non solo turismo. Unione Artigiani ti ci porta per fare impresa!

Unione Artigiani sta costruendo un pool di imprese che si candidano ad “andare in Brasile”

Fare rete in Brasile non è solo l’imperativo inculcato in queste ore da Cesare Prandelli ai calciatori della nazionale italiana che si apprestano a partecipare alla fase finale dei campionati del mondo di calcio che inizierà il prossimo 12 giugno. E’ anche l’obiettivo proposto dall’Unione Artigiani alle micro, piccole e medie imprese milanesi e brianzole: aggregarsi come una squadra e approcciare le tante opportunità che il mercato brasiliano offre all’insegna dell’unione che fa la forza.

Il Brasile, come altri paesi sudamericani, in seguito alla scoperta delle Americhe rafforzò il mito di un luogo leggendario e ricchissimo: l’Eldorado. “Non stiamo dicendo che il Brasile sia una terra dove è facile fare affari e diventare ricchi – afferma il segretario generale dell’Unione Artigiani, Marco Accornero -, ma sicuramente sta vivendo un momento di importante espansione: stabilità politica, abbondanza di risorse, organizzatore di manifestazioni straordinario come i Mondiali di calcio e le Olimpiadi nel 2016 e, non da ultimo, numerosi immigrati italiani vivono lì stabilmente”.

In particolare nello Stato di Minas Gerais, dove fra il 1892 e il 1910, ben 70mila italiani vi emigrarono. La maggioranza erano contadini dell’Emilia-Romagna, Veneto, Calabria e Campania. Oggi gli oriundi italiani in Minas Gerais sono 2 milioni di persone (10,6% della popolazione), di cui 1 milione vive nella città di Belo Horizonte e il resto soprattutto nel sud dello Stato. Il Brasile può rappresentare insomma, per chi si trova in un vicolo chiuso a causa della crisi, una possibile via d’uscita e, per chi saprà coglierla, una grande opportunità di crescita.

In collaborazione con una società di consulenza che opera in Brasile ed in particolare con la FIEMG (Federation of Industries of the State of Minas Gerais), Unione Artigiani  sta costruendo un pool di imprese che si candidano ad “andare in Brasile” per: vendere prodotti presso strutture già organizzate; vendere prodotti con una struttura propria; creare una filiale di vendita; creare joint venture con imprenditori brasiliani; creare nuove attività produttive con soci brasiliani.

Da fine 2013, sono già diverse le imprese che si sono presentate e che stanno collaborando per la definizione dell’aggregazione di aziende che andranno a presentarsi ufficialmente alla Federation of Industries of the State of Minas Gerais, stato del Brasile situato nella regione geografica del Sudeste. La sua capitale è la città di Belo Horizonte. Confina a nord con lo Stato di Bahia, a est con Bahia ed Espirito Santo, a sud con Rio de Janeiro e San Paolo e a ovest con San Paolo, Mato Grosso do Sul e Goiás.

Lo stato di Minas Gerais (o semplicemente Minas, come è chiamato comunemente) è un importante produttore di caffè, soia, latte, carne, canna da zucchero, banane e altri prodotti agricoli, e anche di minerali: ferro, alluminio, calcare e altri. Attualmente anche l’industria è molto importante: trasformazione dei minerali, siderurgia (produzione di acciaio), elettronica, automobili (Fiat, Iveco e Mercedes Benz hanno insediamenti produttivi), ma anche di tessili, alimentari e bibite. Per il prodotto interno lordo il settore dei servizi ha la maggiore percentuale: al 47.1%, seguito da quello industriale al 44.1%. L’agricoltura rappresenta l’8.8% del Pil (2004) e le esportazioni sono costituite da minerale di ferro al 26.1%, siderurgia al 20.9%, caffè al 12.8%, metalli non ferrosi al 7.2%, altri prodotti agricoli al 6.2%, veicoli al 5.9% (2002). “Il nostro invito – spiega il responsabile del progetto per l’Unione Artigiani, Claudio Vettor – è rivolto a tutte le pmi milanesi e brianzole che svolgono direttamente o indirettamente attività nel settore agroalimentare, automobili e produzioni di singole parti per le autovetture, comparto calzature e tutto il settore pelle, cemento, lavorazione pietre e settore minerario, elettrotecnica e prodotti correlati, settore del legno e tutti i prodotti ad esso correlati.”

L’Unione Artigiani sta cercando imprese che siano disposte a mettersi in rete, a fare squadra appunto, per diventare fornitori qualificati. La scorsa settimana è stato fatto un meeting con circa 40 imprese per mettere a fuoco le prime valutazioni da parte di FIEMG. Sono già stati individuati possibili partner brasiliani e programmati i passi successivi: dalla preparazione dei progetti da inviare a FIEMG entro metà giugno, così da permettere a FIEMG di individuare opportunità e potenziali partner da incontrare nella missione in Brasile prevista per settembre, alla possibilità di organizzare una missione collettiva, con almeno 4-5 imprese,  per conoscere direttamente i potenziali partner. Attenzione anche alla possibilità di finanziamenti/voucher per missioni e fiere all’estero, per le quali gli uffici dell’Unione Artigiani si stanno adoperando.