Decine di critiche alla città delle Torri, Sartini: “A Vimercate una partecipazione sterile”.

Continua il progetto di partecipazione del comune di Vimercate per decidere il futuro del nuovo quartiere che nascerà fra la vecchia e la nuova Sp2. Continuano le critiche dell’opposizione e dei nostri lettori.
Continua il progetto di partecipazione del comune di Vimercate per decidere il futuro del nuovo quartiere che nascerà fra la vecchia e la nuova Sp2. E continuano le critiche dell’opposizione.
Tre nuove torri (o in opzione due torri e tre palazzine da quattro piani), un parco da 35mila metri quadrati e una nuova viabilità. Il nuovo quartiere che sorgerà fra le vie Bergamo, del Buraghino, santa Maria Molgora e la nuova Sp2 è ormai al centro delle discussioni dei cittadini di Vimercate. Un progetto su cui i vimercatesi potranno dare il proprio parere scegliendo fra due opzioni e che ha aperto molte discussioni sul fronte delle opposizioni e nei nostri lettori che hanno commentato con passione gli articoli precedenti.
Come Pier Lugi che commenta: “E’ ora di finirla di far costruire per avere oneri di urbanizzazione per le opere pubbliche. Di questo passo e con questa logica si finirà per cementificare tutto il territorio, come è già successo in altri posti.” O come Angela che scrive: “ci sono tante case vuote a Vimercate anche di edilizia recente e a prezzi stracciati.. chi cerca casa ha solo l’imbarazzo della scelta.. facciamo arrivare altre 200 famiglie e poi non abbiamo mezzi pubblici e servizi per soddisfare le esigenze di tutti.” Anna invece prende ad esempio il quartiere Bassetti: “Perchè l’amministrazione non comunica l’invenduto del quartiere che ha costruito dietro piazza Marconi? Quelle case sono tutte vuote, basta passeggiare lì sotto alla sera per accorgersene!” Fra le decine di critiche negative, anche qualche affermazione positiva, come quella di Francesco: “Credo che un cittadino, quando si parla di un intervento edilizio importante come questo, debba valutare in primo luogo quali siano gli interessi pubblici che tale intervento porta alla cittadinanza. In questo caso la città di Vimercate guadagnerebbe – un palazzetto dello sport nuovo di zecca – un nuovo parco cittadino di 35.000 metri quadri (cioè grande all’incirca 5 volte parco Trotti), – il rifacimento e la riqualificazione della vecchia provinciale, – nuove piste ciclabili, – dell’edilizia convenzionata a prezzi agevolati per le giovani coppie.”
Ma le negatività non sono piovute solo dai cittadini, ma anche dagli esponenti di opposizione. Fra questi anche Claudio Andreoni della Lega Nord: “Il 9 giugno abbiamo chiesto in commissione risposte su diversi punti del progetto tra cui la gestione del grande parco: rimarrà al privato o diventerà comunale con tutti i costi annessi? Non siamo contrari a priori alla realizzazione delle torri ma abbiamo espresso anche la nostra contrarietà alla realizzazione di un nuovo palazzetto dello sport: un privato non molto tempo fa aveva chiesto di poter ristrutturare l’attuale palazzetto in cambio di una gestione di 20 anni. Il comune aveva risposto picche. Potremmo riprendere questo progetto e utilizzare gli oneri che il privato deve al comune per sistemare le scuole e le palestre cittadine, che in molti casi sono in condizioni pessime. Questo progetto di partecipazione si sta dimostrando una farsa così come strutturato”.
Contrario al progetto anche il consigliere Francesco Sartini del Movimento Cinque Stelle:
“Durante l’incontro di pugilato letterario svoltosi ieri sera, al quale hanno partecipato una ventina di persone, abbiamo distribuito un volantino per illustrare la nostra contrarietà al progetto. Innanzitutto per la partecipazione: i cittadini dovranno scegliere su due possibilità pressochè identiche dopo che l’amministrazione a tavolino ha già deciso volumetrie e scomputo. E’ ormai troppo tardi per poter cambiare il progetto, deciso già negli anni passati con l’approvazione del Pgt avvenuto nella scorsa amministrazione. Si costruiranno nuove decine di appartamenti in una città dove nel 2012 c’era una media di un appartamento sfitto ogni quattro esistenti. E crediamo che la percentuale sia salita con l’enorme sfitto presente nell’ex area Bassetti. Ancora una volta si costruiranno case senza dare veramente la possibilità ai cittadini di decidere, in un progetto di partecipazione che riteniamo un contentino ai cittadini. Come successo con l’Unione dei comuni, dove senza praticamente consultare il consiglio comunale e senza un referendum il comune ha deciso lasciando tutti davanti al fatto compiuto.”