Monza, Enpa: salvano una famigliola di cani e scoprono una “favelas”

Vanno a salvare una cagnolina e i suoi cinque cuccioletti e si trovano davanti una baracca nella zona di San Damiano a Monza.
Vanno a salvare una cagnolina e i suoi cinque cuccioletti e si trovano davanti una baracca nella zona di San Damiano. E’ accaduto lunedì 16 giugno durante una task-force composta da due volontari del nucleo anti maltrattamenti della sezione ENPA di Monza e Brianza, tre agenti della Polizia Provinciale e due Veterinari dell’ASL.
La squadra si è recata sul posto e ha scoperto l’inverosimile: in una zona poco visibile i volontari ha stanato una vera baraccopoli composta da tende, capanne fatiscenti e roulotte dove vivono intere famiglie anche di italiani, in mezzo a orti, rottami e immondizia. «Un’autentica bidonville alla brasiliana chiamata appunto “La Favela di Monza”» spiegano dall’Enpa.
I volontari hanno incontrato un signore sui 40 anni che vive lì da qualche mese, che si è dimostrato subito molto collaborativo. Li ha accompagnati in una delle baracche dove era detenuta una cagnetta tutta bianca che stava allattando cinque cuccioli di circa 20 giorni, loro invece tutti di colore nero focato. Nella stessa baracca c’erano poi altri due cani meticci femmine di circa otto mesi, figlie della stessa mamma della precedente cucciolata. «Il signore ha dichiarato che il proprietario dei cani era in carcere e non sapeva quando sarebbe tornato. – prosegue la nota stampa – Ha affermato che se ne era sempre occupato personalmente ma che ora, viste le precarie condizioni economiche in cui versava, non era più in grado di mantenerli.
Gli otto cani sono quindi stati ritirati dall’ENPA e si trovano ora nel canile di Monza, in via Buonarroti 52. Mamma Mary, di razza maltese, è una cagnolina grintosa che difende la cucciolata con un coraggio da leone! Dopo lo svezzamento e la sterilizzazione della mamma, tra un mese e mezzo, potranno essere messi in adozione. Le figlie più grandi, chiamate dai volontari ENPA Anna ed Elsa, sono docili e dopo le cure e la sterilizzazione, nel giro di due-tre settimane, potranno essere adottate.
La Polizia Locale nel frattempo ha dichiarato che eseguirà indagini in merito all’esistenza della baraccopoli stessa. Farà ricerche sui proprietari dei terreni e sugli abitanti che vivono in condizioni igieniche così precarie.