Fiera Digitale, la seconda vita del “Made in Brianza” con numeri da capogiro

IFD è la prima fiera virtuale dedicata all’arredamento e ai suoi complementi, una trovata tutta brianzola, promossa dalla Camera di commercio MB in collaborazione con APA Confartigianato. Una vetrina digitale 3D, giunta quest’anno alla sua seconda edizione.
Una fiera per il sistema casa brianzolo. All’apparenza un’idea tutt’altro che nuova e foriera d’insormontabili problemi di costi e realizzazione. Ma qui l’innovazione c’è, eccome. IFD è la prima fiera virtuale dedicata all’arredamento e ai suoi complementi, una trovata tutta brianzola, promossa dalla in collaborazione con APA Confartigianato. Una vetrina digitale 3D, giunta quest’anno alla sua seconda edizione.
«Credo molto in questo format, infatti vi ho partecipato per due anni consecutivi e certamente lo rifarò – spiega Marco Maggioni, titolare della LauraMeroni Design Collection di Arosio – Ci sono margini di miglioramento a livello di coinvolgimento degli espositori, da aumentare di numero e come allineamento merceologico. Quest’anno ho notato progressi sul portale in termini di connessione, ma si può fare ancora qualcosa per permettere l’interazione con più conversazioni in contemporanea. Ci sono poi dei vantaggi indiscutibili: il costo in primis, lontano anni luce da quello della partecipazione alle fiere tradizionali e la comodità di farti rappresentare da un avatar senza muoversi dall’impresa. Sono convinto che si possa rendere IFD ancora più efficace, magari ampliando le fasce di apertura e permettendo così l’accesso anche da aree con diversi fusi orari. In questa edizione ho maturato alcuni rapporti concreti, nati da contatti sviluppati in fiera, tra cui uno con un’azienda polacca e un altro con uno studio d’architettura francese. A mio avviso, la fiera virtuale va intesa come la chiave che accende la macchina, poi ci vuole l’impegno di guidarla per raggiungere la meta».
«La formula di IFD ha grandi potenzialità, il format è intrigante e può essere efficace per intessere primi contatti con nuovi partner – spiega Roberto Galbiati della Galbiati Natale & figli di Lissone – I costi sono bassissimi e la partecipazione conveniente, ma ritengo che si debba lavorare per aumentare il numero di visitatori e di conseguenza le opportunità di business. Forse si potrebbe puntare sulla leva economica, magari prevedendo voucher ad hoc che funzionino come “buoni sconto” in esclusiva per i visitatori della fiera. Penso che vada creata l’attesa dell’evento, una ragione forte d’attrazione che porti maggiori accessi. Lavorando sulla comunicazione dell’iniziativa, i partner che hanno avuto il merito di proporla per primi potranno garantire un potenziamento del business per le imprese espositrici e dunque un maggiore successo del progetto in generale, magari anche con conferenze o eventi-satellite (come si fa con il Fuori Salone o il Fuori Expo)».
Nell’edizione 2012 di IFD sono stati registrati più di 1700 accessi unici su ifurndesign.com da 47 Paesi del mondo, con oltre 9600 biglietti da visita scambiati. Più di 350 sono stati poi gli avatar tra espositori e assistenti impegnati nella promozione. Complessivamente i visitatori di Italian Furniture Design hanno incontrato sul web circa 70 espositori, tra le eccellenze del “made in Brianza” e le istituzioni a sostegno del distretto.