
In questo mese non ci sono grandi eventi da osservare, ma in ogni caso ecco cosa ci mostrerà il cielo in Brianza
In questo mese non ci sono grandi eventi da osservare, ma in ogni caso ecco cosa ci mostrerà il cielo in Brianza
Ilgiorno 1 la Luna si troverà circa 6° a sud di Giove che ormai si avvia a tramontare sempre più presto e non sarà più osservabile già da fine mese.
Mercoledi 4 la Luna si troverà circa 6 ° a sud di α Leo, la stella più luminosa nella costellazione del Leone di nome Regulus.Questastella, che dista da noi 79 anni luce, è la più brillante della costellazione nonché la ventunesima stella più luminosa. Il suo nome deriva dal latino e significa “piccolo re”. Si tratta di un sistema stellare formato da quattro stelle, disposte in due coppie che orbitano l’una intorno all’altra.
Il 7 giugno sarà Marte a trovarsi poco più a nord del nostro satellite. Marte è il pianeta più simile alla Terra, anche se il suo diametro è la metà di quello terrestre; il giorno dura poco più del nostro e l’inclinazione dell’asse di 25° produce stagioni simili a quelle terrestri, anche se più lunghe perchè la durata di una rivoluzione intorno al sole è di circa 1,9 anni. La temperatura al suolo varia da -180°C a +20°C.
Circa 20° a nord di Marte si può osservare la stella Arturo (α Boo) nella costellazione di Bootes (bifolco). Arturo è la stella più luminosa dell’emisfero boreale, giacchè Sirio, che è la più luminosa di tutte, fa parte dell’emisfero australe. Arturo è facilmente individuabile grazie alla sua grande luminosità e al suo caratteristico colore arancione, molto vivo; la si può rintracciare anche prolungando la curvatura indicata dal timone del Grande Carro verso sud. Prolungando ulteriormente la stessa linea, oltre Arturo, si può individuare Spica nella Vergine.
Lunedi9 la Luna sarà vicinissima ad α Vir (Spica) il cui nome deriva dalla parola latina spica virginis: spiga di grano della Vergine. La stella dista circa 250 anni luce e si presenta di colore azzurro molto intenso.
Però il colore delle stelle non è poi così evidente ai nostri occhi. Guardando il cielo a occhio nudo la maggior parte delle stelle ci appare dello stesso colore. Vediamo le stelle brillare di luce bianca perché l’occhio umano, in condizioni di bassa luminosità, perde la capacità di distinguere i colori.
Il colore è determinato dalla temperatura dell’astro ed ha una classificazione espressa in lettere: O, B, A, F, G, K e M dove le stelle di tipo O sono le più calde, le altre lettere sono assegnate a stelle via via meno calde, fino a quelle più fredde di classe M. È uso descrivere le stelle di classe O come “blu”, quelle di classe B come “azzurre”, quelle di classe A come “bianche”, quelle di classe F come “bianco-gialle”, quelle di classe G come “gialle”, quelle di classe K come “arancioni” e quelle di classe M come “rosse”.
Il giorno 10 la Luna sarà 1° a sud di Saturno, il grande pianeta degli anelli, che sono visibili anche con piccoli telescopi amatoriali.
Il 21 giugno alle 12,51 avremo il solstizio estivo. Il solstizio è definito come il momento in cui il Sole raggiunge, nel suo moto apparente lungo l’eclittica(1) il punto di declinazione(2) massima o minima.
Il fenomeno è dovuto alla inclinazione dell’asse di rotazione terrestre rispetto all’eclittica. Il Sole raggiunge il valore massimo di declinazione positiva nel mese di giugno in occasione del solstizio di estate boreale, mentre raggiunge il massimo valore di declinazione negativa in dicembre, in occasione del solstizio di inverno boreale, corrispondente all’estate nell’emisfero australe.
Il fenomeno ritarda di circa sei ore ogni anno (5 ore, 48 minuti e 46 secondi per la precisione), salvo subire un nuovo riposizionamento indietro ogni quattro anni, in conseguenza degli anni bisestili, introdotti proprio per evitare un progressivo disallineamento delle stagioni con il calendario.
Il 26 giugno alle 14,00 la Luna occulta Mercurio. Il fatto avviene in pieno giorno e lo si potrà osservare solo per mezzo di telescopi facendo moltissima attenzione a lasciare il sole fuori dall’inquadratura per evitare danni alla vista; l’osservazione sarà peggiorata dal fatto che la Luna si presenterà come una falce sottilissima.
La falce sottilissima della luna non inonda il cielo con il suo chiarore: è quindi opportuno approfittare di questa settimana per osservare di notte alcuni splendidi oggetti. E’ sufficiente un binocolo per scorgere M13 ed M92 ammassi globulari nella costellazione di Ercole. Gli ammassi globulari sono un insieme di stelle molto più compatto degli ammassi aperti (di questi abbiamo parlato nel numero di febbraio con M45); trovare M13 è abbastanza semplice, dato che la costellazione di Ercole in cielo forma un trapezio facilmente riconoscibile. Tenendo il trapezio in verticale, M13 è sul lato destro, a circa un terzo del lato partendo dall’alto. La sua magnitudine è di 5,8 ed è formato da alcune centinaia di migliaia di stelle con una concentrazione altissima (circa 500 volte maggiore dei dintorni del sistema solare). Al binocolo si vede come una macchia bianca, ma nei telescopi amatoriali di medie dimensioni si possono distinguere e separare le stelle della periferia. M92 è un po’ più in alto e verso est; è meno luminoso, anche perché un po’ più piccolo, ma anch’esso visibile al binocolo.
(1) Eclittica: l’eclittica è il percorso apparente che il Sole compie in un anno rispetto allo sfondo della sfera celeste.
(2) Declinazione: rappresenta una delle coordinate equatoriali che serve, insieme con l’ascensione retta, per determinare l’altezza di un astro sulla sfera celeste.
Le simulazioni sono realizzate con il programma “PERSEUS” di Filippo Riccio http://www.perseus.it/.
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