L’esperto risponde. Lavoro interinale in ospedale: ho diritto alle 150 ore per studiare?

9 giugno 2014 | 00:00
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L’esperto risponde. Lavoro interinale in ospedale: ho diritto alle 150 ore per studiare?

Buonasera, lavoro in un ospedale pubblico come O.S.S., ma sono assunta a tempo indeterminato da un’agenzia di somministrazione. Dopo un’interruzione di qualche anno, vorrei riprendere l’università per terminare gli studi. Ho diritto anche io alle cosiddette 150 ore?

Buonasera,
lavoro in un ospedale pubblico come O.S.S., ma sono assunta a tempo indeterminato da un’agenzia di somministrazione. Dopo un’interruzione di qualche anno, vorrei riprendere l’università per terminare gli studi. Ho diritto anche io alle cosiddette 150 ore?

Giovanna T., 37 anni, Desio

Gentile Giovanna,
secondo me sì, e ti spiego perché darei questa interpretazione alla normativa vigente in materia. Il nostro primo riferimento è il CCNL delle agenzie per il lavoro, applicato dal tuo datore di lavoro (l’agenzia, appunto). L’art. 16, dedicato proprio al diritto allo studio, recita così: “I lavoratori in somministrazione, anche a tempo determinato, hanno diritto di usufruire dei permessi per la frequenza di corsi di studio secondo le modalità previste dai contratti collettivi applicati nelle aziende utilizzatrici ove prestano l’attività lavorativa”. La tua “azienda utilizzatrice” è un’azienda ospedaliera, che applica, quindi, il CCNL della sanità pubblica. In questo caso il riferimento è l’art. 22 del CCNL integrativo 1998/2001 (tuttora vigente): “Ai dipendenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato – si legge – sono concessi appositi permessi retribuiti, nella misura massima di 150 ore individuali per ciascun anno e nel limite massimo del 3% del personale in servizio a tempo indeterminato presso ciascuna azienda all’inizio di ogni anno”. Questi permessi, tra le altre cose, sono concessi anche per la partecipazione a corsi di studio universitari.

Simone Cereda – Segretario generale NIdiL CGIL Monza e Brianza.

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