L’esperto risponde. Partita iva e ritenuta d’acconto sono compatibili?

2 giugno 2014 | 01:00
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L’esperto risponde. Partita iva e ritenuta d’acconto sono compatibili?

da poche settimane mi sono laureato in Fisioterapia e sto iniziando a praticare la professione per la quale ho studiato in questi anni. Per ora mi hanno proposto soltanto collaborazioni occasionali, pagate con la ritenuta d’acconto…

Buongiorno,
da poche settimane mi sono laureato in Fisioterapia e sto iniziando a praticare la professione per la quale ho studiato in questi anni. Per ora mi hanno proposto soltanto collaborazioni occasionali, pagate con la ritenuta d’acconto. Ieri, però, una cooperativa sociale mi ha proposto di andare a lavorare in una RSA: un contratto di un anno, con un fisso mensile, ma devo aprire la Partita IVA. Se accetto, posso continuare anche a lavorare con altri committenti attraverso le collaborazioni occasionali?

Roberto V., 25 anni, Nova Milanese

Gentile Roberto,
puoi continuare tranquillamente le tue collaborazioni occasionali, anche qualora iniziassi a lavorare con la cooperativa aprendo una tua P.IVA. Lavoro occasionale e P.IVA sono due forme di lavoro autonomo: compatibili tra loro, quindi, a meno che uno dei tuoi committenti non ti richieda dei vincoli di esclusività, che andrebbero specificati nel contratto di prestazione d’opera ed eventualmente remunerati. Ricorda che, a differenza delle collaborazioni occasionali, il lavoro autonomo con P.IVA prevede l’obbligo, da parte del lavoratore, di un versamento previdenziale (l’aliquota è pari al 27,72% dell’imponibile). Dovrai, quindi, iscriverti al Fondo INPS della Gestione Separata, sul quale versano i contributi previdenziali i lavoratori parasubordinati e autonomi.

Simone Cereda – Segretario generale NIdiL CGIL Monza e Brianza

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