Monza e Brianza, estate: tempo di vacanza e di …. truffe

10 giugno 2014 | 16:43
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Monza e Brianza, estate: tempo di vacanza e di …. truffe

Occhio alla truffa. A lanciare l’allarme sono il comune di Monza, l’Associazione nazionale Carabinieri di Brugherio e il gruppo Acs-Agam

Occhio alla truffa. A lanciare l’allarme sono il comune di Monza, l’Associazione nazionale Carabinieri di Brugherio e il gruppo Acs-Agam. Con il caldo, si sà, le citta si svuotano e molti anziani restano soli in balia di  malintenzionati che, approfittando della loro buona fede, li raggirano.
Allo scopo di prevenire il triste fenomeno delle truffe alle persone anziane il comune di Monza ha organizzato un incontro pubblico giovedì, 12 giugno, alle ore 15.30, presso l’Urban Center.

«E’ necessario informare la popolazione, soprattutto la fascia più sensibile, sui rischi che si corrono – ha spiegato l’assessore ai Servizi sociali, Cherubina Bertola – Il periodo estivo è quello che determina un maggior rischio, il caldo non facilita le uscite e le persone anziane sono così più isolate». L’amministrazione dunque drizza le orecchie e corre ai ripari prestando attenzione continua e offrendo spunti e occasioni di aggregazione agli anziani. «Nei mesi più caldi è anche un’opportuinità di controllo fisico – sottolinea Bertola – A questo si aggiunge la presenza dei custodi sociali messi a disposizione nei diversi quartieri della città,una figura che si fa riconoscere con un tesserino e quando fa visita si annuncia sempre prima». Un passaparola capillare che ha coinvolto le scuole elementari, materne, nidi, i centri civici e tutti quei luoghi frequentati da persone in età avanzata. Anche l’ufficio anziani, presente a San Rocco, come negli scorsi anni sará punto di riferimento.

«La fantasia criminale di questi individui é aumentata e si è diversificata. – sottolinea Vincenzo Panza, dell’Associazione nazionale Carabinieri – Abbiamo per questo pensato ad un format con diverse tipologie di approccio».
Ma qual è l’identikit del tipico truffatore? «Tra le caratteristiche di spicco vi è l’eccessiva cordialità che gli consente di entrare nella sfera della fiducia – prosegue Panza – fa leva sulla solitudine, si guarda in giro e si mostra insistente nel voler entrare in casa con un senso di urgenza». Una volta in casa poi il malintenzionato cerca in ogni modo un elemento di distrazione: chiede un bicchiere d’acqua, di andare al bagno, di controllare pagamenti e bollette. «Un utile consiglio è di non tenere gioielli e denaro sempre nei soliti posti. Il truffatore non é violento e quando scoperto scappa. Bisogna dunque mandarlo via con fermezza». Purtroppo la truffa soprattutto se a danni di persone anziane non viene sempre denunciata a causa del senso di vergogna provato. Lo stato confusionale, poi non permette di dare descrizioni dettagliate: il consiglio è focalizzare la propria attenzione su un capo di abbigliamento, un tatuaggio, una collana, un bracciale, una cicatrice.
Nella lotta alle truffe la task force vede inpegnata anche Acs-Agam: «Il nostro gruppo collabora perché sempre più spesso il truffatore sostiene di essere un operatore giunto per controllare la bolletta del gas. – commenta il presidente Roberto Colombo – E’ importante spiegare che nessuno mai manderá un dipendente a controllare senza specifiche e precedenti comunicazioni. Altro caso è poi quando le persone anziane e sole vengono raggirate dalla concorrenza illegale che tenta di danneggiarci con false campagne. Sempre più spesso sentiamo di cambi di contratto avvenuti inconsapevolmente. Un fenomeno che noi abbiamo segnalato alle autorità di vigilanza e giudiziaria, per sensibilizzare le autorità locali su questi episodi».