Processo “Infinito”: Cassazione conferma condanne per quasi tutti gli imputati

Nessuno sconto di pena per gli imputati nel maxi processo “Infinito”, la Corte di Cassazione ha confermato praticamente tutte e novantadue condanne dell’indagine che ha portato allo smantellamento ndrangheta
Nessuno sconto di pena per gli imputati nel maxi processo “Infinito”, la Corte di Cassazione ha confermato praticamente tutte e novantadue condanne dell’indagine che ha portato allo smantellamento delle “Locali” dell’Ndrangheta in Lombardia.
L’inchiesta coordinata dal Sostituto Procuratore Salvatore Bellomo, in collaborazione con la Dda di Milano di Ilda Boccassini, e con la Procura di Reggio Calabria, ha scoperchiato un vero e proprio “vaso di pandora” sulle infiltrazioni malavitose del territorio brianzolo. Un’organizzazione vera e propria, con scala gerarchica e compiti precisi, esattamente come avviene in Calabria, si era radicata soprattutto tra Desio e Seregno (Monza intoccata perché terra di affiliati alla Camorra). Il maxi blitz del 2010, portò all’esecuzione di custodia cautelare in carcere per oltre 300 persone, unitamente a sequestri di proprietà e conti correnti.
Numerose le intercettazioni e i filmati realizzati per le indagini, tra cui quelle della riunione tra boss del 31 ottobre 2009 presso il circolo “Falcone e Borsellino” di Paderno Dugnano.