Spettacoli teatrali e momenti di preghiera per ricordare “il folle di Dio”

19 giugno 2014 | 00:27
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Spettacoli teatrali e momenti di preghiera per ricordare “il folle di Dio”

A dieci anni dalla morte di Fratel Ettore, fondatore di Casa Betania a Seveso, Regione Lombardia ha allestito un ciclo di eventi per ricordarne la scomparsa

Dieci anni fa, a Milano, morì il camilliano Fratel Ettore, definito dal cardinale Martini “un gigante della carità”.

Altri lo conoscevano come “il folle di Dio” per la sua carica insesauribile e per il suo modo di fare fuori dagli schemi, ma ciò che conta alla fine, al di là degli appellattivi, è l’enorme quantità di opere di bene che è stato in grado di promuovere. Regione Lombardia ha così deciso di avviare una serie di eventi per celebrarne il decennale della morte.

Fratel Ettore, nato Ettore Boschini nel 1925 a Roverabella in Provincia di Mantova, era un religioso italiano dell’ordine dei Ministri degli Infermi. Per tutta la sua vita si è occupato di dare sostegno materiale e spirituale ai senza tetto di Milano. I suoi rifugi, però, erano aperti anche a emarginati sociali e nel 1978, a Seveso, fondò la casa Betania delle beatudini dove oggi è sepolto.

Nel 2013 è stata avviata la causa di beatificazione e oggi il Pirellone ha allestito un ciclo di iniziative che durerà fino a settembre per ricordarne la figura e il pensiero. Il calendario delle celebrazioni ha preso ufficialmente il via sabato sera con lo spettacolo teatrale “Ettore dei poveri”, ospitato nella stazione centrale di Milano.
Un anticipo alle celebrazioni si è tenuto anche venerdì, quando l’Opera di Fratel Ettore ha portato un statua della Madonna di Fatima in processione per le strade milanesi.

A fine luglio sono previsti spettacoli teatrali nelle periferie della città, il 27 e 28 agosto l’Opera sarà ospite del meeting di Rimini e a settembre a Seveso, dove è sepolto il religioso, ci saranno tre giorni di preghiera e una replica di “Ettore dei poveri”.