Torre degli acquedotti a Vedano e Lentate: a nuovo con 215mila euro

È tempo di restauri per i serbatoi pensili di Vedano e Lentate, oggi 3 giugno sono iniziati i lavori.
È tempo di restauri per i serbatoi pensili di Vedano e Lentate. Oggi 3 giugno sono iniziati i lavori alle due torri degli acquedotti da parte del Gruppo Cap.
I due serbatoi, realizzati verso la metà degli anni ’60, in via Manzoni a Lentate e in via Dante Alighieri a Vedano erano piuttosto usurati. La vetustà e gli agenti atmosferici avevano danneggiato principalmente il calcestruzzo dei pilastri e delle travi, in qualche caso scoprendo i ferri e deteriorando le impermeabilizzazioni delle vasche pensili e dei locali di base.
Fra l’altro il Gruppo Cap ha fatte verifiche di sicurezza delle opere strutturali, compresa l’azione del sisma, per la quale i serbatoi non erano stati in origine verificati, e sono emerse alcune criticità, per le quali verranno fatti interventi locali strutturali di restauro conservativo, per garantire la sicurezza delle costruzioni. Dal punti di vista dell’aspetto esterno le strutture resteranno invariate agli occhi dei brianzoli.
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A COSA SERVONO I SERBATOI PENSILI?
I serbatoi sono tra le opere più importanti negli acquedotti, in sostanza sono degli invasi artificiali destinati all’accumulo temporaneo e al successivo rilascio controllato dell’acqua in base alle richieste del sistema idrico a valle. Il serbatoio deve quindi poter accumulare nelle ore di minor consumo, e particolarmente durante la notte, le acque che arrivano dalla condotta di adduzione e restituire le acque così immagazzinate durante le ore di consumo superiori alla media, in modo che sommandosi con quelle che non cessano di arrivare dalla condotta di adduzione si riesca a fronteggiare le richieste delle ore di punta. Tale funzione del serbatoio viene denominata funzione di compenso. A questa funzione occorre però aggiungerne una seconda altrettanto importante, che è la funzione di riserva, che permette di rendere disponibile per l’abitato un determinato volume d’acqua con cui fronteggiare situazioni straordinarie quali incendi, guasti, interventi di manutenzione reti, ecc.