Via libera al Piano delle ciclabili, la Brianza raddoppia le piste

La Provincia ha approvato il documento che prevede un incremento dei km. Per recuperare parte dei fondi palazzo Grossi sta partecipando a due bandi di Fondazione Cariplo.
La Brianza raddoppia le piste ciclabili. Palazzo Grossi ha dato via libera al Piano provinciale delle piste ciclabili, un documento frutto di un minuzioso lavoro di raccolta dati che fotografa l’attuale rete di percorsi ciclopedonali e che ne disegna anche il futuro: attualmente i 55 Comuni brianzoli contano 496 km di piste, ma secondo i progetti che le stesse amministrazioni hanno fornito dovrebbero raddoppiare. Soldi permettendo, ovviamente.
Né la Provincia, né in Comuni, infatti, navigano nell’oro. I tagli da Roma e il Patto di stabilità strangolano le casse pubbliche locali, ma una via d’uscita potrebbe essere garantita dallo stesso Piano. L’approvazione del Consiglio, avvenuta all’unanimità, consentirà infatti di partecipare a bandi per trovare finanziamenti. “L’approvazione era un obbligo di legge – ha spiegatoAntonio Infosini, dirigente del settore Infrastrutture e Mobilità sostenibile della Provincia di Monza –. Col Piano prossiamo accedere ai finanziamenti necessari a sviluppare la nostra rete di percorsi”.
Attualmente la Provincia sta partecipando a due bandi di Fondazione Cariplo e a breve potrebbero arrivare anche i primi soldi: 150 mila euro per far partire la progettazione di due grandi percorsi turistici fra l’Adda, la Villa Reale e il Lambro, cercando di non perdere di vista la necessità di favorire l’uso quotidiano della bici. Ma anche i Comuni si stanno dando da fare. Arcore e Agrate Brianza, due amministrazioni che vorrebbero addirittura triplicare la loro rete , hanno già iniziato a lavorare fra le pieghe dei loro bilanci per finanziare gli interventi.
Arcore ha già trovato oltre 200 mila euro per competare il collegamento fra Vimercate e la stazione Fs e per realizzare una pista lungo la trafficatissima via Monte Cervino, mentre da Agrate arriva la promessa che parte dei soldi ricavati dalla mega operazione immobiliare targata Cina sull’area dell’ex Uquifa saranno impiegati a questo scopo.