Brambilla e Civati parlano di riforme: al via città metropolitana e “nuova” provincia

Le riforme al centro del governo e della discussione politica italiana. Riforme di cui hanno discusso ieri sera alla festa del Pd di Vimercate il consigliere regionale Brambilla e il deputato Civati. Non risparmiandosi qualche frecciata ad Allevi.
Le riforme al centro del governo e della discussione politica italiana. Riforme di cui hanno discusso ieri sera alla festa del Pd di Vimercate il consigliere regionale Enrico Brambilla e il deputato Pippo Civati. Non risparmiandosi qualche frecciata ad Allevi.
Davanti ad un’ottantina di persone, si è svolto il primo dibattito della festa democratica di Vimercate in via degli Atleti. Presenti come ospiti Enrico Brambilla, consigliere regionale ed ex-sindaco di Vimercate e il deputato Pippo Civati. I due politici hanno risposto alle domande del pubblico e del direttore di Radio Lombardia, Luca Levati. Partenza con un tema caldo come la riforma Delrio e i cambiamenti sulla provincia di Monza e Brianza e le città metropolitane: “Dal 30 settembre cambieranno le provincie come fino ad oggi le abbiamo conosciute – afferma Brambilla – il nuovo consiglio sarà composto da 16 membri scelti dai sindaci dell’attuale provincia di Monza e Brianza. Alla provincia rimarranno quattro funzioni da amminsitrare: la cultura, i trasporti, l’ambiente e la gestione delle scuole secondarie. Con la caduta dell’attuale provincia, ci sbarazzeremo finalmente anche dell’amministrazione di Dario Allevi, la peggiore che il nostro territorio abbia mai visto, non riuscendo a fare nulla di concreto in questi cinque anni di governo. Partirà anche la città metropolitana in tutte quelle città che attualmente fanno parte della provincia di Milano, con un super sindaco che sarà l’attuale sindaco del capoluogo, Pisapia”.
Le grandi riforme che verranno affrontate nei prossimi mesi saranno legate al Senato e alla riforma elettorale. Due scogli da affrontare con tutte le forze politiche presenti in parlamento e di cui ha parlato Civati: “Finalmente abbiamo capito tutti che le riforme si devono fare – afferma Civati – dopo un anno e mezzo anche i 5 Stelle si sono svegliati e hanno capito che ci vuole un dialogo per cambiare l’attuale legge, anche se il testo che si sta discutendo in questi giorni mi trova molto perplesso: si parla di sbarramenti all’8%, cifra che trovo altissima, e di premi di maggioranza al 37%, tutto nel nome della “governabilità”. Non dobbiamo rischiare che mettendo davanti a tutto questo concetto si finisca per diminuire la plularità. Anche sulla riforma del Senato bisogna muoversi con cautela: la riduzione dei parlamentari è condivisibile ma far diventare il Senato uan rappresentanza delle regioni è qualcosa da valutare soprattutto se non sarà più composto da eletti ma da nominati.”