Nova, Caso Marotta, l’Appello conferma la sentenza: maxi risarcimento alla famiglia

14 luglio 2014 | 00:01
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Nova, Caso Marotta, l’Appello conferma la sentenza: maxi risarcimento alla famiglia

Una scivolata, lo scontro contro un furgone. La vita spezzata di un quattordicenne, per colpa della ghiaia sull’asfalto. E’ quanto ribadito dalla Corte d’Appello di Milano, che ha confermato la sentenza del Tribunale di Monza.

Una scivolata, lo scontro contro un furgone. La vita spezzata di un quattordicenne, per colpa della ghiaia sull’asfalto. E’ quanto ribadito dalla Corte d’Appello di Milano, che ha confermato la sentenza del Tribunale di Monza, secondo la quale il Comune di Nova Milanese è tenuto a risarcire la famiglia di Davide Marotta per 800 mila euro.

Era l’agosto del 2008, il quattordicenne stava rientrando a casa a bordo del suo scooter. Scivolato sul manto stradale a Nova Milanese, il ragazzino si è scontrato con un furgone che proveniva dal senso opposto di marcia. Non ci fu nulla da fare. La Procura avviò un’indagine nei confronti dell’autista del furgone, a cui non fu ravvisata alcuna responsabilità. Secondo gli avvocati della famiglia, a causare lo scivolone mortale del 14enne fu il terreno scivoloso, a causa della presenza di ghiaia. Lo disse un perito incaricato dalla stessa Procura, perché effettuasse rilievi al fine di ricostruire eventuali responsabilità dell’autista del furgone coinvolto nel sinistro. La responsabilità, dunque, in sede civile e in primo grado, fu data al Comune, responsabile di non aver correttamente provveduto alla cura del manto stradale. I giudici della Corte d’Appello di Milano hanno confermato la sentenza del Tribunale di Monza. La palla, forse, passerà ora al Tribunale del Riesame, per il terzo grado di giudizio.