Meda, la testimonianza: “Il Tarò ha distrutto la mia auto”. Per il sindaco è stato di calamità

11 luglio 2014 | 00:13
Share0
Meda, la testimonianza: “Il Tarò ha distrutto la mia auto”. Per il sindaco è stato di calamità

Paura, ma anche tanto sconcerto, nel vedersi portare via ciò che si ha di più caro. Abitazioni, negozi, box: l’esondazione non ha fatto alcuno sconto. Ecco la storia di Paolo Agudio.

Cronache da “day after”. «Dormivo tranquillamente e d’improvviso ho sentito un gran baccano provenire dalla via. Gente che gridava, sirene: inizialmente ho creduto si trattasse di una rissa. Quando poi mi sono affacciato ho realizzato, la strada e i box sotto la mia abitazione erano sommersi da un fiume in piena». A parlare è Paolo Agudio, ingegnere di Meda che oggi a causa dell’esondazione del torrente Tarò tra i danni annovera anche la sua auto. Quindicimila euro il conto presentato.

Sono le ore quattro della notte tra lunedì e martedì quando la natura si fa sentire. Acqua, fango, detriti: la furia del corso d’acqua ha invaso letteralmente il suo box nella centralissima piazza Municipio. Paura, ma anche tanto sconcerto, nel vedersi portare via il frutto di tanto lavoro. Un racconto che lascia poco spazio all’immaginazione: la piazza proprio davanti al palazzo comunale di Meda, è stata infatti tra le zone più colpite dall’esondazione del torrente. Non si sono salvati i magazzini, così pure i box: 7 per l’esattezza, al cui interno vi erano parcheggiate, oltre alla macchina dell’ingegner Agudio, due vetture e alcuni motorini.

meda esondazione tarò danni mb 6

«Immediatamente mi sono precipitato per vedere con i miei occhi quale fosse la situazione, ci sarà stato oltre un metro d’acqua e la mia macchina è stata sommersa. Dopo poco è giunta la protezione civile che, ripulendo i tombini, ha permesso il deflusso dell’acqua dalla piazza nel giro di un’ora». E quando il peggio sembra ormai passato inizia la triste conta dei danni: «La mia auto, un’Audi A1, è stata danneggiata gravemente: da una prima stima i danni ammonterebbero a 15mila euro. Nessun commento, sono assolutamente ammutolito».

meda esondazione tarò danni mb 7

In prima linea per fronteggiare la situazione anche il sindaco di Meda, Gianni Caimi: «La conta dei danni è in corso, stiamo raccogliendo tutte le informazioni da parte dei cittadini per avere il quadro della situazione. Al momento dell’esondazione eravamo tutti pronti, il piano di emergenza è partito subito e senza alcun intoppo. Un lavoro ineccepibile quello messo in campo dagli operatori del settore: Protezione civile, Carabinieri, Vigili del Fuoco e Polizia Locale ed uffici preposti. Inoltre sono orgoglioso di aver trovato nel momento del bisogno una risposta civile così positiva». Il primo cittadino non ha perso tempo e ha già preso contatti con la Prefettura di Monza e Brianza e la Regione Lombardia per inoltrare la richiesta di stato di calamità: «Sul sito del comune abbiamo pubblicato le schede danni da utilizzare per l’evento dell’8 luglio, che verranno raccolte ed inserite nel sistema di Regione Lombardia. I moduli andranno compilati allegando una copia di documento d’identità e consegnati all’Ufficio Protocollo oppure inviati all’indirizzo mail: posta@comune.meda.mb.it entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 14 luglio 2014». Inoltre, proprio in questi giorni, l’amministrazione medese sta studiando un progetto da mettere in atto in caso di ulteriore emergenza che si auspica possa evitare i danni più ingenti.