Il Monza sconfitto con onore dal Milan. Galliani: “Biancorosso nel cuore” #Fotogallery

È finita 2-0 per il Milan la partita amichevole giocata ieri allo stadio Brianteo di Monza tra i “diavoli” e i biancorossi di casa.
È finita 2-0 per il Milan la partita amichevole giocata oggi allo stadio Brianteo di Monza tra i “diavoli” e i biancorossi di casa. Le due serie di differenza si sono viste solo a tratti, soprattutto nella seconda metà della ripresa, ma per i rossoneri allenati da Filippo Inzaghi va bene così, dopo il 2-0 rifilato già nella prima uscita stagionale al Renate, anch’esso team brianzolo di Divisione Unica.
Il Monza di Fulvio Pea, reduce dal 9-0 (tripletta di Vita e reti di Terrani, Candido, Graham, Perini, Anastasi e Zullo) con cui giovedì scorso ha seppellito a Serina una selezione dilettantistica dell’omonima valle bergamasca, non ha sfigurato, mostrando già una buona impostazione tattica e una discreta condizione fisica.
Davanti a circa 6.500 spettatori, in maggioranza di fede rossonera, le due squadre hanno dato vita alla classica partita di inizio preparazione, rodando muscoli e automatismi. Al fischio d’inizio gli ultras del Monza hanno esposto uno striscione recante la scritta “Giù le mani dal G.P.”: un chiaro riferimento alle traballanti sorti del Gran Premio d’Italia di Formula 1 di automobilismo. Prima che a metà primo tempo arrivasse allo stadio il vicepresidente e amministratore delegato del Milan, Barbara Berlusconi (il vicepresidente vicario e amministratore delegato Adriano Galliani era già in tribuna Vip al fischio d’inizio), si è annotata sul taccuino solo una rasoiata di Bonera a lato di poco al 7’. La partita si sveglia al 33’, quando Pazzini insacca, ma in posizione di fuorigioco segnalata all’arbitro dal guardalinee. 1’ dopo un tiro da fuori di Cristante viene deviato in corner da Viotti con un tuffo sulla sua destra. Un altro giro di lancette d’orologio e un traversone da sinistra di Constant pesca Niang nell’area piccola: il francese però calcia malamente a lato. Al 41′ si fa vivo in attacco il Monza con Perini che con un calcio di punizione a giro lambisce il palo.
L’intervallo è l’occasione per Galliani per farsi un giro a salutare i tifosi in tribuna, anche quelli monzesi com’era lui da giovane, essendo nato (tra l’altro tra 10 giorni compie 70 anni) e vissuto per quasi mezzo secolo proprio nel capoluogo brianteo e avendo poi ricoperto la carica di vicepresidente del club biancorosso. A lui abbiamo chiesto se, una volta terminata la carriera dirigenziale nel Milan, gli piacerebbe tornare nel sodalizio ora presieduto dall’inglese Anthony Armstrong-Emery: “Il Monza è la mia vita, la mia passione – ha risposto – Ho vissuto in questa città per 42 anni e ho sempre Monza nel cuore”.
L’avvio di ripresa è di marca biancorossa. Al 6′ un’azione personale di Vita si conclude con un destro da oltre 20 metri che si perde a lato. 1’ dopo è ancora il “folletto” strappato alle buste al Torino a imperversare e Rami è costretto a falciarlo al limite dell’area, beccandosi l’ammonizione. Al 9’ Briganti in proiezione offensiva prova la palombella, ma non gli riesce. Al 12′ una bella azione di contropiede del Monza non viene finalizzata al meglio da un vivace… Vita. 1’ dopo un’altra pregevole combinazione del Monza porta Vita a sfiorare il palo in diagonale. Quando il numero 7 biancorosso viene sostituito si spegne la luce davanti e dietro la squadra di casa. Al 24’ il Milan trova la rete del vantaggio grazie a un rigore concesso per uno sgambetto di Foglio ai danni di Mastalli e trasformato da Niang. Al 27′ Pinato spreca clamorosamente un cross al bacio di Robinho “ciccando” la palla. 4’ dopo, però, i rossoneri raddoppiano con Mastalli che, dopo aver ricevuto un pallone delizioso da Mastour, batte Viotti da pochi metri.
La partita praticamente si chiude qui. Tutti escono tra gli applausi perché, si sa, di questi tempi i tifosi sono contenti e sognano: quelli milanisti di rientrare nel giro delle coppe europee, quelli monzesi di ritornare in Serie B. A proposito di sogni, i biancorossi hanno indossato una maglia da sogno perché molto simile a quella dell’epico Monza di fine anni ’70 che sognava (e sfiorava) la Serie A: è stata realizzata per l’occasione dalla Umbro, l’azienda statunitense di origine britannica che è diventata sponsor tecnico del club brianzolo.
In sala stampa Pea si è mostrato soddisfatto: “L’obiettivo di oggi era quello di allenarci giocando una partita-evento. È stata una bellissima domenica. I miei ragazzi hanno lavorato bene. Avevo chiesto loro di dare il meglio dal punto di vista fisico e ritengo che non si siano risparmiati. Ho trovato davvero molta disponibilità al sacrificio. C’è la voglia e la volontà di diventare presto una squadra. Vita? Quello che avete visto è al 30% sia a livello fisico che mentale. Ha delle potenzialità incredibili. Io lo sto motivando al meglio, ma spetta ai dirigenti cercare di convincerlo a rimanere a Monza invece che andare a giocare in Serie B. Quanti giocatori mi mancano per completare la rosa? Beh, ora come ora 4, ma se Vita parte diventano 5. In questo momento ci sono alcuni elementi fuori condizione: Virdis ha avuto una stagione più lunga rispetto ad altri perché ha disputato i play-off di Prima Divisione e per questo motivo ha adesso bisogno di una preparazione atletica differenziata; idem D’Alessandro, che ha disputato i play-out di Seconda Divisione; Chimini, invece, è stato operato il 20 giugno e riprenderà ad allenarsi in questi giorni. La fascia di capitano oggi l’ha messa al braccio Anghileri perché spetta al giocatore che ha disputato più partite con la squadra. Ma quella definitiva sarà il gruppo a indicarmi chi la dovrà indossare in base alla personalità. Non scrivete che quella del primo tempo era la squadra titolare e che nella ripresa ho inserito le riserve perché attualmente non ci sono titolari e riserve. Devo conoscere meglio tutti. Se ci sono in vista nuovi arrivi? Bisogna sfruttare le occasioni del mercato e stare attenti ai nuovi Torricelli, un giocatore che in un’estate (di 22 anni fa, ndr) è stato catapultato dall’Interregionale alla Serie A”.
Il portiere Sergio Viotti ha destato una buona impressione: “Qui mi ha voluto Pea, ma anche la società. La mia volontà è stata infatti quella di venire a Monza anche se avevo richieste dalla categoria superiore. A Monza perché il progetto è ambizioso e il programma ben definito. Ci sono voluti solo due giorni per dare la mia conferma a questa dirigenza. Se sono amico di Balotelli? Sì, siamo cresciuti assieme. Lui viveva a 200 metri da me. Per fortuna che oggi in campo non c’era… Se abbiamo caratteri diversi? Sì, certo”.
Armstrong-Emery è sembrato soddisfatto e rilassato: “Sono molto felice del gioco della squadra, perché mi è parsa organizzata; ho già visto molti movimenti. Considerando che è praticamente nuova… Se all’intervallo sognavo il pareggio? No, sognavo di vincere: il rigore c’era così così. Tra l’altro oggi mancavano giocatori importanti come Virdis ed Hetemaj (è appena arrivato a Monza per firmare il contratto, probabilmente domani, ndr). Sono molto felice di aver notato una mutazione di atteggiamento nell’ambiente di Monza: ora c’è più unità tra la comunità e la società. Se sono deluso per non aver registrato il tutto esaurito col Milan? No. Finalmente vedo nascere a Monza la Ferrari del calcio, l’’auto’ che vorrei guidare. La relazione col Milan? È molto buona. Pea ha chiesto ancora quattro giocatori? I dirigenti stanno lavorando per cercare di soddisfarlo. Il progetto definitivo di riqualificazione dello stadio Brianteo e del centro sportivo Monzello? Domani ho un incontro con l’architetto progettista per definire le linee guida. Se a settembre riproporrò la spettacolo pirotecnico allo stadio? Certo, sono i fuochi artificiali del presidente!”.
Domani la squadra ripartirà per il ritiro di Serina, dove resterà fino a venerdì, quando ridiscenderà a Monza per un’altra amichevole contro una compagine dilettantistica lombarda. Dopo un paio di giorni di riposo è quindi prevista l’ultima fase di ritiro fino a domenica 3 agosto, quando si disputerà un’amichevole, probabilmente contro la Pergolettese. Sempre ad agosto è prevista una partita contro l’Equipe Lombardia (la selezione di professionisti disoccupati che si allenerà agli ordini di Emiliano Mondonico nel centro sportivo Monzello dal 28 luglio al 31 agosto) e una contro una squadra di Serie A.
Riguardo al campionato di Divisione Unica, la Federcalcio non ha concesso la licenza al Padova e all’Esperia Viareggio. Dunque, considerando che è già stata estromessa d’ufficio la Nocerina a causa dei gravi fatti verificatisi in occasione del derby d’andata con la Salernitana della scorsa stagione, saranno tre le squadre che verranno ripescate.
MONZA BRIANZA-MILAN 0-2 (0-0)
MONZA BRIANZA (4-4-2): Viotti; Franchino (1′ s.t. Beduschi), Zullo (25′ s.t. Anderson), Massoni (1′ s.t. Briganti), Anghileri (19′ s.t. D’Alessandro); Vita (19′ s.t. Terrani), Dal Poggetto (1′ s.t. Burrai), Perini (1′ s.t. Pessina), Candido (1′ s.t. Foglio); Radrezza (25′ s.t. Alessandroni), Anastasi (1′ s.t. Grandi). A disp.: Perniola. All.: Pea.
MILAN (4-2-3-1): Abbiati (1′ s.t. Agazzi); Zaccardo, Alex (36’ s.t. Di Molfetta), Bonera (1′ s.t. Rami), Constant (36’ s.t. Simic); Poli (18’ s.t. Mastalli), Cristante (31’ s.t. Benedicic); Niang (27’ s.t. Mastour), Saponara (31’ s.t. Modic), El Shaarawy (27’ s.t. Pinato); Pazzini (18’ s.t. Robinho). A disp.: Gabriel, Albertazzi. All.: Inzaghi.
ARBITRO: Serra di Torino.
MARCATORI: 24′ s.t. Niang (rig.), 31′ s.t. Mastalli.
NOTE: calci d’angolo 2-8; ammonito Rami; recupero 0′ e 2′; spettatori paganti 6014 per un incasso di circa 65mila euro.
fotogallery by: Lorenzo Giglio