“La Villa è anche mia”, domani il Tar decide sul ricorso contro la concessione

I giudici discuteranno nel merito il ricorso. Giornata decisiva per l futuro dell’ex reggia sabauda.
Quella di domani sarà sicuramente una giornata decisiva per la Villa Reale. Il tribunale amministrativo di Milano dovrebbe infatti decidere nel merito del ricorso presentato dal comitato “La Villa é anche mia” contro il bando grazie al quale l’ex reggia sabauda è stata rimessa a nuovo, ma concendo la gestione degli spazi riqualificati all’azienda che ha eseguito l’intervento.
Insomma, secondo gli autori del ricorso, che hanno raccolto attorno a se un vero e proprio movimento d’opinione composto da uomini politici, amministratori ed esponenti del mondo della cultura locale, si tratterebbe di una sorta di svendita, contro la quale, appunto, hanno deciso di presnetare ricorso. “Questa operazione – scrivono i ricorrenti . è un esempio di privatizzazione di un bene culturale in cui l’ente pubblico abdica al dovere costituzionale di salvaguardare un patrimonio di interesse nazionale da tramandare alle future generazioni.
A ciò si aggiunge la constatazione che tale scelta va contro quanto disposto dall’art.8 dell’Atto di cessione gratuita del complesso Villa Reale e Parco da parte del demanio dello Stato del 1996 che ne vincola la destinazione ad attività museali, culturali e di rappresentanza”.Fra poche ore i giudici dovranno decidere se il ricorso è fondato oppure no. Nel caso di una sentenza di segno favorevole, sulla Villa e sul bando indetto da Infrastrutture Lombarde nel marzo del 2010 si allunghrebbe un’ombra sinistra.
Niente di irrimediabile, ovviamente. Un’eventuale procuciamento dei giudici a favore del ricorso non implicherebbe nessuna blocco o sospensione, anche perché esiste la possibilità di effettuare un ricorso in secondo grado al Consiglio di stato. Tuttavia, è eveidente che la questione sotto un profilo politico si complicherebbe non poco.