Meda: il sindaco è Caimi, l’ha deciso il Consiglio di Stato

È l’ultimo capitolo di una saga che a tratti ci è parsa infinita. Dopo più di due anni dalle elezioni del 2012, il Consiglio di Stato conferma: è Gianni Caimi il primo cittadino medese.
Ci sono voluti due anni, ma alla fine la sentenza è arrivata. Fino al 2017 sarà sindaco di Meda l’attuale primo cittadino, Gianni Caimi. A stabilirlo, e questa volta in modo definitivo, è stata la quinta sezione del Consiglio di Stato che ieri (lunedì 28 luglio, ndr) ha ufficializzato l’inammissibilità dell’ultimo ricorso di Giorgio Taveggia contro l’attuale giunta, in contrasto a un’altra sentenza.
Si conclude così una vicenda che per molti è durata pure troppo, quasi un emblema del bizantinismo burocratico italiano. E in effetti le radici della battaglia legale affondano addirittura nel maggio del 2012, quando passarono il primo turno delle elezioni amministrative. Al ballottaggio del mese successivo Caimi vinse sull’allora sindaco leghista con un solo voto di vantaggio: 3.867 contro 3.866.
Una storia già abbastanza particolare, ma non era finita qui: Taveggia contestò il conteggio di alcune schede facendo ricorso al Tar, che, sei mesi più tardi, gli diede ragione. Meda tornò ad essere un Comune del Carroccio, ma solo per altri sei mesi: nel luglio del 2013 il Consiglio di Stato accolse l’appello di Gianni Caimi e del Pd. Il (nuovamente ex) sindaco leghista presentò istanza revocatoria, dibattuta poco meno di dieci mesi dopo, il 1° aprile 2014. Il capitolo definitivo della storia, come si è detto, si è chiuso solo ieri.
«Lo sapevamo già con una quasi certezza dal luglio dell’anno scorso – commenta Caimi -. La cosa davvero importante, però, è che in tutto questo tempo abbiamo continuato a lavorare, abbiamo pensato al bene di Meda e non a questa sciocchezza. In autunno daremo il via ad altre opere che abbiamo già messo in cantiere».
E Taveggia? La sezione di Meda della Lega Nord ha dato la notizia questa mattina (29 luglio, ndr) in modo asciutto, lasciandosi sfuggire solo un amaro commento finale: «La Roma giudiziaria non porta bene alla Lega in generale ed alla Lega Nord Meda in particolare – si legge sul loro sito web -: Per l’ennesima volta, infatti, risultiamo soccombenti». Caimi non perde invece l’occasione per un’ultima frecciata contro la sua nemesi: «Taveggia non si fa vivo in Consiglio comunale da un anno, vorrei vederlo qui a fare il suo dovere e a onorare i cittadini che gli hanno affidato il loro voto, come ho fatto io nella prima metà del 2013 -. Ma conclude, più conciliante -: Gli auguro ogni bene, anzi, vorrei che lavorassimo insieme per il paese, come già sta avvenendo con il Nuovo Centro Destra».