Mezza Maratona dell’Alpe di Siusi: Danilo Goffi è terzo

Non si può dire che sia uno specialista della corsa in montagna, anzi. Ma ciononostante, la scelta di Danilo Goffi di partecipare alla Mezza Maratona dell’Alpe di Siusi non si è rivelata un buco nell’acqua.
Non si può dire che sia uno specialista della corsa in montagna, anzi. Ma ciononostante, la scelta di Danilo Goffi di partecipare alla Mezza Maratona dell’Alpe di Siusi non si è rivelata un buco nell’acqua, anzi: terzo posto assoluto con un crono finale di 1:23’33”. Niente male per un atleta che si è presentato sulla linea di partenza per una seduta di allenamento in quota, e che è abituato a correre lunghe distanze su tracciati con fondo molto più lineare e regolare.
Quella sull’altipiano più grande d’Europa non è la gara nella quale inseguire il tempo. Le peculiarità del percorso, articolato su strade forestali ad eccezione del tratto iniziale, variato da una continua successione di saliscendi con pendenze in salita fino al 30%, e il dislivello complessivo di 600mt – partenza a 1800mt e arrivo a 2050mt, l’hanno invece resa la situazione ideale in cui Goffi ha potuto lavorare specificamente su forza e resistenza. “Mi sono divertito, nonostante l’asprezza e la fatica della corsa”, le sue prime parole dopo l’arrivo. E in effetti, correre al cospetto del Sasso Piatto e del Sasso Lungo e sotto lo sguardo vigile dello Scillar, non è cosa da tutti i giorni.
Pur non essendo uno stambecco della corsa in montagna, il maratoneta nervianese è rimasto con la coppia di testa per i primi 5km, per rallentare e concentrarsi sui lavori dal sesto in poi. “E’ stata dura, ma son contento di averla fatta. E’ una gara in cui non devi mai abbassare la guardia: non sono abituato a correre in montagna, quindi per me era fondamentale stare ancor piu’ concentrato del solito per evitare di farmi male. Per evitare di prender delle storte, non ho forzato e ho persino rallentato in discesa dove il rischio di cadere era sicuramente maggiore che non sulle impervie salite. Ho patito un po’ tra l’11K e il 14K ma non potevo proprio fermarmi: la gente lungo il percorso è stata strepitosa nell’incitarmi a continuare con il mio ritmo; e, alla fine, è diventata più una sfida con me stesso, una sorta di prova in una disciplina che adoro declinata in una specialità per me completamente nuova.”
Il portacolori del Monza Marathon Team aggiunge quindi un uovo prestigioso podio alla sua infinita carriera sportiva, soddisfatto per aver portato a termine una competizione tanto difficile quanto spettacolare come la Mezza Maratona all’Alpe di Siusi. E alla domanda sui suoi impegni futuri, ci risponde spiritoso con “una bella cioccolata calda con panna e una fetta di strudel: me li merito, no?”