Monza, vibrazioni e rumori: cittadini protestano contro la Milano-Chiasso

I cittadini si sono presentati sul piede di guerra lunedì al Binario 7 all’incontro con le ferrovie. Mille domande sul futuro della linea Milano-Chiasso che verrà potenziata.
Vibrazioni e rumori. I cittadini di Monza si sono presentati sul piede di guerra lunedì sera al Binario 7 all’incontro con le ferrovie. Mille domande sul futuro della linea Milano-Chiasso che verrà potenziata.
Da una parte RFI, dall’altra i monzesi. In mezzo l’amministrazione comunale con una proposta per far dormire sonni tranquilli la cittadinanza. Una presentazione diventata dibattito e poi scontro aperto.
C’è tensione sull’argomento da mesi, soprattutto da quando sono partiti i lavori nella galleria che passa sotto Monza. Ben tre gli ingegneri di Rete Ferroviaria Italiana interventi per spiegare nel dettaglio l’intervento: il responsabile territoriale Efisio Murgia, la responsabile delle tecnologie Paola Barbaglia e il direttore commerciale per l’area di Milano Giorgio Botti.
“Abbiamo come obiettivo il miglioramento delle prestazioni e della capacità della linea, che consentirà il transito dei treni a doppio piano, con vantaggi evidenti per i pendolari, e dei treni che trasportano camion, con ricadute positive in termini di abbattimento delle emissioni inquinanti e di riduzione del traffico pesante su gomma. Sarà messa in sagoma la galleria e il binario abbassato di 25 centimetri ” spiegano i rappresentanti di RFI, che sottolineano che sarà anche l’occasione per effettuare lavori di consolidamento strutturale.
Nel cantiere al momento, assicurano gli ingegneri, sono utilizzati macchinari a bassa rumorosità e a bassissima emissione di fumi, fra l’altro è attivo un impianto di abbattimento fumi e polveri proprio all’interno della galleria. Ci sarà poi uno stop del cantiere ad agosto, che riprenderà a settembre per altri 5 mesi circa.
Due le criticità emerse: da tempo molti dei residenti dei palazzi che si affacciano sulla ferrovia segnalano un aumento delle vibrazioni percepitee temono una crescita dei rumori causati dal transito di lunghi treni merci soprattutto di notte una volta completato il potenziamento delle struttura. “Ho l’ufficio al quinto piano, prima non avvertivo il passaggio di nessun treno ora trema la scrivania e ho già iniziato a trovare crepe nei muri” racconta una monzese di via Italia al n. 44. E così anche per gli altri presenti, uno alla volta hanno preso la parola e hanno raccontato le loro preoccupazioni, ma soprattutto hanno fatto domande: “Quanti treni passeranno? Quanti di notte? A che velocità? Che tipo di merci saranno trasportate?” e infine a gran voce hanno chiesto di vedere il progetto.
I responsabili di RFI hanno dato la massima disponibilità a collaborare e hanno garantito che a breve i tecnici procederanno con sopralluoghi nelle abitazioni delle vie Gottardo e Manzoni.
Una cosa certa c’è: la linea verrà potenziata. RFI ha spiegato come il “diktat”, come lo hanno definito, viene dall’Europa e al momento non ha dato numeri certi, ma conferma che ci sarà un aumento del traffico nei prossimi anni sul corridoio Rotterdam-Genova, di cui il tratto Monza-Chiasso è una delle tre linee italiane interessate.
A dare qualche dato è invece il Comitato San Fruttuoso 2000 che parla di un “incremento dai 295 attuali giornalieri a 415, il che significa una media di 17 treni all’ora nell’arco delle 24 ore, cioè giorno e notte (170 sono super-merci). Dalla fine dei lavori di potenziamento, a partire dal 2016, la linea vedrà un aumento progressivo dei treni sino a raggiungere il picco previsto nel 2020.” si legge in una nota stampa.
Intanto RFI sta già mettendo in atto qualche intervento per ridurre i disagi – tappetini antirumore e la sostituzione di un giunto –, ma, sempre RFI, sottolinea anche che la competenza di promuovere interventi strutturali di mitigazione ambientale è degli enti locali. Monza non è mai rientrata nella graduatoria fatta a livello nazionale 15 anni fa che prevedeva finanziamenti sugli interventi di mitigazione delle ferrovie. Su quest’ultimo punto l’assessore ai trasporti del Comune di Monza, Paolo Confalonieri, si sta già dando da fare e, durante la serata, ha chiesto di istituire un tavolo tecnico al quale invitare RFI stessa e la Regione Lombardia per portare avanti l’idea di chiudere sotto una galleria artificiale, a spese del comune, il tratto urbano della Milano- Chiasso, quello che passa in trincea tra la passerella pedonale tra le vie Gottardo e Sella e il ponte di via Villoresi. Proposta, questa, che ha incontrato il parere favorevole anche del comitato cittadino di San Fruttuoso.