Sociale

Monza, politiche sociali: nonostante la crisi i servizi saranno garantiti

Un bilancio sofferto a causa dei tempi di crisi economica in corso, ma del tutto intenzionato a non far mancare ai monzesi quanto finora offerto dal punto di vista dell'assistenza sociale.


«Garantiremo i servizi che ci siamo impegnati ad erogare».  Queste le parole espresse dal vicesindaco e assessore alle Politiche sociali, Cherubina Bertola, in seguito all’approvazione del bilancio di previsione 2014 del comune di Monza.

Cherubina Bertola,

Un bilancio sofferto a causa dei tempi di crisi economica in corso, ma del tutto intenzionato a non far mancare ai monzesi quanto finora offerto dal punto di vista dell’assistenza sociale. Nel documento di previsione 2014 mancano all’appello, rispetto allo scorso anno, circa 2milioni di euro che l’amministrazione, però, conta di recuperare in fase di assestamento di bilancio. «La nostra è stata una stima prudente dettata dal periodo storico che stiamo attraversando. Abbiamo voluto attestare quanto oggi è certo – ha spiegato Cherubina Bertola – Si tratta però di un bilancio di previsione e speriamo di poter colmare questi 2milioni attraverso i finanziamenti che ci giungeranno in primis da Regione Lombardia».

L’operato dell’amministrazione, per quanto riguarda le politiche sociali, si concentrerà sui contributi economici, le strutture residenziali per gli anziani, per i disabili, e quelle atte ad accogliere i minori.  «Su questi aspetti ci siamo concentrati sin dall’inizio del nostro mandato e continueremo a farlo, il sostegno delle fasce più deboli è sempre stato tra le nostre massime priorità. Costante l’impegno anche sul versante “alloggi”: ci apprestiamo a recuperare una trentina di abitazioni sfitte che si andranno ad aggiungere a quelle già assegnate. Questo permetterà di aiutare ulteriori famiglie in difficoltà. Stiamo procedendo con le verifiche ed entro luglio, salvo intoppi, potremmo procedere alla consegna delle prime chiavi».

Il tema degli alloggi in questa settima è stato tristemente agli onori della cronaca per via della lettera di minacce recapitata al sindaco di Monza, Roberto Scanagatti, nella quale ignoti avrebbero accusato il primo cittadino di aver privilegiato persone extracomunitarie a discapito dei cittadini monzesi nell’assegnazione delle case popolari.

«E’ necessario fare chiarezza – ha sottolineato l’assessore – l’assegnazione delle case di Edilizia Residenziale Pubblica (comunali e Aler) non è di nostra competenza bensì normata da una legge regionale. A dei requisiti corrisponde un punteggio e la graduatoria viene stilata direttamente dal sistema informatico. E‘ una menzogna far credere ai cittadini che il comune possa stabilire chi ha diritto o meno ad un alloggio, non è l’Amministrazione di Monza che decide.  Noi applichiamo solo una legge».

 

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