Operazione “Ironman”: per il furto milionario di acciaio, già due condanne

25 luglio 2014 | 12:34
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Operazione “Ironman”: per il furto milionario di acciaio, già due condanne

Avrebbero dovuto trasportare acciaio dalla produzione alla fonderia, invece lo rivendevano ad un’azienda complice e lo sostituivano con rottami e ferro.

Avrebbero dovuto trasportare acciaio dalla produzione alla fonderia, invece lo rivendevano ad un’azienda complice e lo sostituivano con rottami e ferro. Scoperti dalla Polizia Provinciale di Monza, due dei sei indagati sono stati condannati a due anni di carcere dal Tribunale di Monza.

L.C., italiano di 47 anni e D.S.C, rumeno di 39, sono finiti in manette dopo essere stati riconosciuti responsabili del furto di oltre 1000 tonnellate di acciaio, per un valore di un milione di euro, ai danni un’azienda di Pioltello (Milano) per cui lavoravano. Le indagini hanno dimostrato che gli autisti dell’azienda – che avevano il compito di trasportare acciaio verso una fonderia di Vicenza a bordo di tir – avevano trovato in Brianza, tra Agrate e Caponago, un’azienda attiva nel commercio di materiali ferrosi, che si era resa disponibile a sostituire l’acciaio inox di ottima qualità con rottami e rifiuti ferrosi, depositati presso la ditta brianzola per lo smaltimento. Il guadagno, per l’azienda di Caponago, era quindi duplice: da un lato riceveva ad ottimo prezzo acciaio pregiato – che pagava cash agli autisti infedeli – e dall’altro si liberava degli scarti, risparmiando sui costi di smaltimento e facendoli confluire nella fonderia vicentina.

Al momento del blitz, gli agenti della Polizia Provinciale (a marzo 2013) hanno identificato i tre dipendenti della ditta della provincia di Milano: due italiani L.C. di anni 47 e D.V.I. di anni 50 e un rumeno di 39 anni D.S.C. Coinvolti, inoltre, i due titolari dell’azienda brianzola, T.R.S. italiano di origini argentine di 35 anni e M.C. di 55 anni. Ultimo componente della banda un autotrasportatore esterno di Bolzano, C.I. di 40 anni, un padroncino che concorreva alle attività illecite. Tutti i coinvolti conducevano un alto tenore di vita con auto di lusso o di grossa cilindrata: durante le perquisizioni sono stati rinvenuti SUV; uno degli stessi autisti è risultato positivo al test per l’assunzione di cocaina e un altro è risultato in possesso di hascisc. Nelle abitazioni private sono stati sequestrati circa 12.000 euro in contanti, una ventina di cellulari, 6 coltelli a serramanico, qualche grammo di hascisch (detenuto per uso personale), 10 fucili da caccia con circa 1.000 munizioni; questi ultimi sono stati confiscati a scopo preventivo in relazione ai gravi reati contestati.