Richiesta di rinvio a giudizio. Brambilla e Rampi: “Agito con coscienza e legalità”

8 luglio 2014 | 07:29
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Richiesta di rinvio a giudizio. Brambilla e Rampi: “Agito con coscienza e legalità”

Il sindaco di Vimercate Paolo Brambilla e l’ex-vicesindaco Roberto Rampi hanno scritto una nota congiunta per fare chiarezza su quanto scritto in questi giorni riguardo ai presunti abusi sull’ala privata di villa Sottocasa.

Il sindaco di Vimercate Paolo Brambilla e l’ex-vicesindaco Roberto Rampi hanno scritto una nota congiunta per fare chiarezza su quanto scritto in questi giorni riguardo ai presunti abusi sull’ala privata di villa Sottocasa.

Hanno voluto subito rispondere è apparso nei giorni scorsi sul loro conto per evitare speculazioni su quanto accaduto e su quelle che ipoteticamente potrbbero essere le loro responsabilità:

“In merito alle indiscrezioni circolate sulle indagini sull’ala privata di Villa Sottocasa – si legge nella nota stampa – non siamo accusati di aver preso soldi, né di aver agito con lo scopo di prendere soldi o di avere altri vantaggi. Ci viene contestato solo di non esserci attivati tempestivamente per sospendere i lavori a fronte di segnalazioni sulle procedure e sulla documentazione autorizzativa e di non aver immediatamente adottato i provvedimenti conseguenti a fronte di un atto proveniente dal privato di presunta dubbia autenticità. I lavori erano stati autorizzati dalla Sovrintendenza ai beni culturali, cui compete il controllo. Confermiamo di aver sempre agito secondo coscienza e legalità, nei limiti del nostro ruolo e sulla base degli elementi a nostra disposizione, a tutela del bene pubblico e dell’interesse dei cittadini di Vimercate.

Per quanto riguarda la possibile richiesta di rinvio a giudizio Brambilla e Rampi confermano come già avevano fatto in passato di “essere venuti a conoscenza della possibile richiesta di rinvio a giudizio solo dalla stampa” e quindi di non aver ancora ricevuto nessuna notifica ufficiale.

“Ribadiamo nuovamente massima fiducia e massima collaborazione nei confronti di chi ha espletato le indagini e della Magistratura chiamata a decidere in merito”, conclude la nota congiunta.

Inotre Roberto Rampi ha voluto aggiungere una dichiarazione a titolo personale in difesa di tutto il lavoro fatto sulla parte pubblica dell’edificio e su quello ancora da fare: “Ho dedicato e continuo a dedicare ai beni culturali un pezzo importante della mia vita professionale e politica. So per certo di aver agito facendo tutto quanto in mio potere e anche di più per la tutela e la valorizzazione di Villa Sottocasa. Posso aver sbagliato qualcosa. Solo chi fa sbaglia. Mi auguro solo che il lavoro in corso per il rilancio e il recupero della parte pubblica non venga danneggiato e compromesso dal fatto che di Villa Sottocasa si parla ingiustamente come se ne sta parlando in questi giorni.”