Truffa con false riviste delle Forze dell’ordine, 27 indagati tra Milano e Monza

Sono ventisette le persone indagate per associazione per delinquere finalizzata al compimento di truffe ed estorsioni sull’intero territorio nazionale,
Abbonamenti a riviste e recupero crediti al telefono, spacciandosi per appartenenti alle Forze dell’Ordine e funzionari del Tribunale. Era tutta una truffa. Sono ventisette le persone indagate per associazione per delinquere finalizzata al compimento di truffe ed estorsioni sull’intero territorio nazionale, al termine di una maxi indagine condotta da Polizia, Carabinieri, Finanza e Polizia Locale, tra Milano e Monza.
«Chiamavano dicendo di essere della Ps, di stare venendo un abbonamento alla loro rivista – racconta R.S., 67enne – erano molto insistenti e ponevano l’accento sul fatto di dare soldi per una buona causa». Insistenti a tal punto ad arrivare a minacciare chi non volesse dare il placet per sottoscrivere gli abbonamenti, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, così da riuscire a mettere in piedi un giro di affari da un milione di euro, sulle spalle di ignari cittadini truffati, tra cui molti anziani.
Le indagini sono iniziate nel 2013, dopo numerose denunce e querele arrivate e tutte le forze di polizia, e che hanno individuato una vera e propria organizzazione criminale, fondata sulla gestione di più società collegate tra loro, che agiva attraverso una rete di call center che di fatto raggiravano i cittadini. Sarebbero almeno 160 le persone rimaste vittima della maxi truffa che hanno sporto denuncia, ma probabilmente è un numero destinato a crescere.
Il gruppo di truffatori ed estorsori (in azione dal gennaio 2013) è riuscito a farsi raccogliere quasi un milione di euro, tra vendite di abbonamenti a riviste e specie di “donazioni” richieste per le Forze dell’Ordine (che non accettano donazioni private, ndr). Una società in particolare, pare abbia versato oltre 80.000 euro credendo andasse a finire a sostegno delle Forze dell’Ordine.