Lissone: in arrivo un settembre ricco di mostre al Mac

Dopo la pausa estiva il Mac (Museo di arte contemporanea) di Lissone si prepara ad un settembre ricco di mostre. Ad inaugurare la stagione artistica sarà il 13 settembre “Zum Beispiel: LUDWIG WILDING”.
Dopo la pausa estiva il Mac (Museo di arte contemporanea) di Lissone si prepara ad un settembre ricco di mostre. Ad inaugurare la stagione artistica sarà dal 13 settembre al 5 ottobre “Zum Beispiel: LUDWIG WILDING” a cura di Alberto Zanchetta.
Testimone dell’epocale transizione dalla società industriale alla società dell’informazione, Ludwig Wilding ha iniziato a realizzare le sue Programmierte Strukturbilder agli inizi degli anni Sessanta, sviluppando un’arte logico-sensoria basata sulla cinesi virtuale. L’ambiguità, l’indeterminatezza e l’instabilità costituivano i caratteri distintivi delle ricerche svolte in quello scorcio di secolo; artisti come Ludwig Wilding approfondirono in particolar modo il discorso sui falsi movimenti e sulla visione stereoscopica (che è resa possibile dal nostro sistema binoculare, il quale registra due differenti immagini e le combina assieme producendo l’esperienza della terza dimensione).
Taglio del nastro previsto sempre mercoledì 13 settembre anche per “IN ORDINE SPARSO – PAOLO MASI”. La mostra antologica a cura di Flaminio Gualdoni e Alberto Zanchetta resterà aperta fino al 19 ottobre. Sin dalla metà degli anni Sessanta, la ricerca di Paolo Masi [Firenze, 1933] si è incentrata sul ruolo primario della luce. Attraverso sperimentazioni materiche e sollecitazioni cromatiche, l’artista ha continuato a interrogare il colore, attraverso cui ha cercato di ridefinire le istanze spaziali connesse ai propri interventi artistici. Flaminio Gualdoni, curatore della mostra, ha scritto che Paolo Masi «smonta e verifica ogni elemento e fase del processo sino alle conseguenze ultime, ma nell’intento di restituirsi e restituire una grammatica elementare e una sintassi articolabile della visione, di cui cogliere e – per quanto sia possibile – fissare gli statuti di necessità primi e insieme la forza radiante d’espansione espressiva».
Dal 13 settembre al 19 ottobre il mac ospiterà “AL SESTO CIELO – CHIARA DYNYS”, la mostra personale a cura di Marco Bazzini e Alberto Zanchetta. Le opere di Chiara Dynys [Mantova, 1958] si sono distinte all’interno del panorama artistico internazionale in virtù di una promiscuità stilistica che mantiene una sua coerenza etica. Tenendo fede a un pensiero omogeneo e a un percorso consequenziale, Dynys afferma di non perseguire uno stile ma una linea concettuale. Ricorrendo a un vasto e sofisticato repertorio di materiali, l’artista si interroga sul mondo in cui viviamo attraverso il linguaggio dell’arte.
La “Stanza delle Meraviglie”: è la quarta mostra. Visibile dal 13 settembre al 12 ottobre, si tratta di una collettiva a cura di Marco Belpoliti, docente presso l’ISA di Monza per diversi anni. Belpoliti intende esporre le opere dei tre artisti assieme ai materiali che li hanno ispirati, circondando le opere e lo spazio espositivo con libri, oggetti, articoli e manufatti che riverberano la loro ricchezza visiva e concettuale. Attento a connettere opera con opera, pensiero con pensiero, forma con forma, l’allestimento de La stanza delle meraviglie individua «lo spazio che abita ogni artista prima dell’opera e dopo averla realizzata, dando forma sensibile e visibile ai suoi sogni e pensieri».