Mercatini dell’usato: crescono dappertutto, ma non a Monza

Uno studio della Camera di commercio di Milano rivela una aumento del numero di negozi e botteghe in Lombardia. Il capoluogo brianzolo, tuttavia, fa eccezione
Non solo per necessità, ma anche per cultura. Oramai in Lombardia e in Brianza il mercato dell’usato si è diffuso a macchia d’olio. I clienti di botteghe e negozietti sono sempre più numerosi. Tutti alla ricerca di un buon affare da concludere. Si compra di tutto, dai vestiti ai libri, passando per mobili e oggetti vari e secondo un recente studio della Camera di commercio di Milano, in Lombardia e in Italia, il settore conferma un trend positivo (+3,1% in un anno) e vede Milano, Roma e Torino ai primo posti.
Monza, tuttavia, fa eccezione. Dopo un boom iniziale, le aziende che operano in questo ambito sono in diminuzione di quasi il 20%: da oltre 20 che erano nel 2013, sono scese a 17 nel 2014, segno, forse, di una crisi che sta toccando anche questo settore.
Nel 2014 il settore dell’usato conta in Lombardia 522 imprese (più del 15% del totale nazionale), di cui 229 nel commercio al dettaglio di mobili usati e oggetti di antiquariato e 203 nel commercio al dettaglio di indumenti e altri oggetti usati. In regione a Milano un’impresa su due nel settore, in crescita dell’8,7% rispetto al 2013. Seguono Brescia (69 imprese) e Bergamo (48 imprese). Monza, dal canto suo, ne conta 17, in diminuzione rispetto al 2013.