Movida a Monza? Sì grazie, ma senza esagerare

Uno studio della Camera di commercio a Monza ha fotografato la mappa dei locali a Monza e in Italia. Nel capoluogo brianzolo sono concentrati nel centro storico.
La movida a Monza inizia e finisce nel centro storico. La citta della regina Tedolinda non ha mai brillato troppo per divertimento. Come al solito, la “scusa” della vicinanza con Milano, ha fatto sì che intere generzioni di monzesi preferissero il capoluogo per le loro notti brave, relegando la loro città a una specie di ruota di scorta, buona per prendere un apertivo o per una seratina tranquilla pizza e cine.
Da qualche anno a questa però parte la musica sembra essere cambiata. Diversi locali sono cresciuti e si sono consolidati dando vita a una vera e propria movida alla monzese, ma i dati elaborati dalla Camera di commercio metto in evidenza come la mappa del diviertimento si esaurisca allì’interno delle mure del centro città, e soprattutto sia al di sotto degli standard di altre città come Como. Il capoluogo lariano, addirittura, risulta essere in cima alla classifica della città per quanto riguarda il rapporto locali giovani: 6,8 ogni 100 under 30, poco più che Milano (6,6), mentre al Sud c’è il Salento con Lecce (6 locali ogni 100 giovani). E la riviera romagnola? Rimini si ferma a 3,1, poco sotto Monza che si attesta su di un poco lusinghiero 3,9. Tra i bar e i ristoranti attivi in città, uno su cinque si trova tra l’area pedonale e le zone limitrofe.
Tra gli altri quartieri di Monza, quelli con la concentrazione più alta di locali sono San Biagio e San Gottardo (11,4%) e San Carlo (11,2%). Allargando l’obiettivo a livello regionale, la classifica delle regioni più “vivaci” d’Italia, la Lombardia è al primo posto con oltre 48mila locali, seguita da Lazio (33.572) e Campania (28.971).