Psicosi Ebola, per l’ospedale San Gerardo nessun rischio contagio

I centralini della struttura sono stati subissati di chiamate. Vignati e Gori spiegano che la popolazione non corre rischi. “Siamo pronti ad affrontare un’eventuale emergenza”.
Nessun allarme Ebola a Monza. Parola di Andrea Gori, direttore del reparto Malattie infettive dell’ospedale San Gerardo. E se non bastasse quella di Gori, dello stesso parare si è detto anche Eugenio Vignati, il direttore sanitario della struttura. I vertici dell’ospedale brianzolo hanno deciso di convocare una conferenza stampa per rispondere al fiume di telefonate che in queste ultimi giorni ha letteralmente investito il centralino.
Telefonate di persone preoccupate che l’epidemia che sta colpendo alcuni paesi dell’Africa occidentale possa anche arrivare in Italia. Ma Gori e Vignati sono stati chiari: “I tempi di incubazione veloci, le modalità di trasmissione del virus e la consapevolezza di poter contare su dei reparti qualificati ci consentono di dire che difficilmente l’Ebola può rappresentare un rischio per il territorio”. Insomma, non c’è nessuna emergenza e non è nemmeno alle porte. Il reaparto Malattie infettive del San Gerardo conta complessivamente 32 postri letti, 10 sono occupati da malatti di Hiv, sei da tubercolosi. “L’Ebola è una febbre che fa registrare circa il 90% di mortalità – ha spiegato Gori -. Il suo periodo di incubazione va da un minimo di due giorni a un massimo di 21 e si trasmette attraverso un contatto di sangue o di fluidi corporei.Quindi la propagazione non è facile e comunque noi siamo pronti a fronteggiare eventuali emergenze”. L’ospedale ha anche aperto un canale di comunicazione diretto col Sacco di Milano, indicato come punto di riferimento in casi di epidemia.