Psicosi Ebola, per l’ospedale San Gerardo nessun rischio contagio

8 agosto 2014 | 16:15
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Psicosi Ebola, per l’ospedale San Gerardo nessun rischio contagio

I centralini della struttura sono stati subissati di chiamate. Vignati e Gori spiegano che la popolazione non corre rischi. “Siamo pronti ad affrontare un’eventuale emergenza”.

Nessun allarme Ebola a Monza. Parola di Andrea Gori, direttore del reparto Malattie infettive dell’ospedale San Gerardo. E se non bastasse quella di Gori, dello stesso parare si è detto anche Eugenio Vignati, il direttore sanitario della struttura. I vertici dell’ospedale brianzolo hanno deciso di convocare una conferenza stampa per rispondere al fiume di telefonate che in queste ultimi giorni ha letteralmente investito il centralino.

Gori-Andrea-Ospedale-S.GerardoTelefonate di persone preoccupate che l’epidemia che sta colpendo alcuni paesi dell’Africa occidentale possa anche arrivare in Italia. Ma Gori e Vignati sono stati chiari: “I tempi di incubazione veloci, le modalità di trasmissione del virus e la consapevolezza di poter contare su dei reparti qualificati ci consentono di dire che difficilmente l’Ebola può rappresentare un rischio per il territorio”. Insomma, non c’è nessuna emergenza e non è nemmeno alle porte. Il reaparto Malattie infettive del San Gerardo conta complessivamente 32 postri letti, 10 sono occupati da malatti di Hiv, sei da tubercolosi. “L’Ebola è una febbre che fa registrare circa il 90% di mortalità – ha spiegato Gori -. Il suo periodo di incubazione va da un minimo di due giorni a un massimo di 21 e si trasmette attraverso un contatto di sangue o di fluidi corporei.Quindi la propagazione non è facile e comunque noi siamo pronti a fronteggiare eventuali emergenze”. L’ospedale ha anche aperto un canale di comunicazione diretto col Sacco di Milano, indicato come punto di riferimento in casi di epidemia.