Vimercate, il sindaco Brambilla e il PD contro Monti: “Le sue, chiacchere da bar”

20 agosto 2014 | 09:37
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Vimercate, il sindaco Brambilla e il PD contro Monti: “Le sue, chiacchere da bar”

Anche il sindaco di Vimercate Paolo Brambilla ha voluto rispondere all’invettiva lanciata prima di Ferragosto da Andrea Monti sul suo blog contro Vimercate e la realizzazione del nuovo quartiere a sud della città.

Anche il sindaco di Vimercate Paolo Brambilla ha voluto rispondere all’invettiva lanciata prima di Ferragosto da Andrea Monti sul suo blog contro Vimercate e la realizzazione del nuovo quartiere a sud della città.

Il primo a rispondere alle accuse è stato il vicesindaco e assessore all’urbanistica del comune di Vimercate, Corrado Boccoli. Oggi il primo cittadino Paolo Brambilla ha rincarato la dose nei confronti di Monti, bollando lo sfogo sul blog come “chiacchere da bar”, e definendo “un attacco istituzionale inaccettabile, in quanto proveniente da un assessore del comune di Lazzate”. Insieme alla sua risposta sono arrivate anche quelle del PD di Vimercate.

“Una scomposta e infondata invettiva quella dell’assessore di Lazzate contro l’Amministrazione di Vimercate, e contro le forze del centrosinistra che la sostengono – afferma Paolo Brambilla nella sua lettera – Che voglia guadagnarsi un pezzo di ribalta a spese di Vimercate ci sta, anonima come è stata la sua presenza nella Giunta Provinciale della quale ha fatto parte, e che cercheremo presto di dimenticare. Peccato lo faccia maneggiando temi importanti in modo tanto maldestro e demagogico. Perché il tema del consumo di suolo è argomento serio; sulle articolazioni della partecipazione democratica ci sarebbe tanto da dire e da confrontarsi con esponenti di partiti radicati nel territorio. Voglio pensare che ad Andrea Monti manchi qualche elemento di conoscenza. Voglio credere che Monti non sappia che il Comune di Vimercate come tanti altri Comuni (Lazzate compreso credo), ha scelto di inserire molta parte del proprio territorio in Parchi agricoli ed ambientali (Molgora e Cavallera, circa 7 milioni di mq di superficie, un terzo del totale della sua superficie, 4 milioni aggiunti dalle ultime amministrazioni di centrosinistra); che come Lazzate abbiamo una previsione di consumo di suolo complessiva sotto il 48%, molto al di sotto della media brianzola; che questo consumo di suolo con l’ultimo PGT lo abbiamo ridotto del 3%; che per fare la nostra pianificazione generale abbiamo generato negli scorsi anni qualche migliaio di contatti con i nostri cittadini, lavorando nelle scuole, con i liberi cittadini, con le associazioni, con gli operatori economici, durante decine di incontri e tavoli di lavoro, e sul web.

Tranquillo quindi, di democrazia e rappresentanza qualcosa sappiamo, magari più di quelle forze politiche che Monti conosce bene e che amministrano anche i nostri territori con logiche familiari ed oligarchiche.

Certo Monti non sa che a Vimercate nei nostri strumenti di programmazione c’è scritto da anni che i centri commerciali devono stare alla larga dal nostro Comune, che non si tratta di fare nessun nuovo supermercato ma di riqualificare secondo standard moderni una grande struttura di vendita esistente dagli anni ‘70 a Vimercate, che è e sarà possibile raggiungere in bicicletta dal centro della città. Che gli interessi pubblici che contiamo di perseguire sono risposte ai bisogni che i nostri cittadini ci avanzano da tempo. E che questi bisogni forse siamo più in grado noi di conoscerli che chi amministra un altro lontano comune. Quei risultati elettorali citati dallo stesso Monti lo dimostrano. Nessuno qui a Vimercate vuole fare il primo della classe, ne l’Amministrazione ne i partiti e le liste che la sostengono. Nessuno vuole insegnare nulla: si tratti di relazionarsi con i propri cittadini, di quanto cuocere le salamelle, o di come interpretare i bisogni della città.

Facciamo come siamo capaci. Non sempre ci riescono le cose come vorremmo, ma studiamo come migliorare. Con la nostra gente ci piace discutere, ed anche mettere le gambe sotto il tavolo. Poi vengono anche i risultati elettorali. Ci piace discutere e confrontarci, ci appassiona. Senza illudere o ingannare nessuno. Secondo regole che ci diamo, che spieghiamo e condividiamo con i cittadini. Con correttezza e lealtà. Questo ci piace. Ma essere offesi no, quello no. Noi discutiamo con tutti apertamente sui temi, ci confrontiamo anche duramente, ma i toni e le ironie offensive usate no, quelle le rispedisco al mittente. Indignato. Perché Andrea Monti riveste cariche istituzionali, e la copertura di un blog non lo sottrae alla responsabilità che deve avere chi ricopre cariche istituzionali che dovrebbero consigliargli maggiore prudenza e correttezza.

Come assessore provinciale parla fuori dal vaso, su temi non suoi, dicendo cose non vere perché qualcuno evidentemente gliele ha riferite male, o non gliele ha riferite tutte. E se parla da assessore del suo Comune, allora l’attacco è di una scorrettezza istituzionale inaccettabile. Monti deve sapere che le lezioni non le prendiamo da nessuno.

Con i militanti e con i candidati del suo partito qui a Vimercate ci si confronta da anni. Sulle proposte, sull’azione amministrativa, sulla credibilità politica e personale degli amministratori. Allora Monti pensi al suo Comune, che amministrerà certo con competenza e strabilianti risultati, ed a concludere fattivamente la sua esperienza assessorile in Provincia. Ma lasci stare Vimercate.

Lezioni non ne prendiamo da chi appartiene ad un partito come la Lega, che le ultime cose concludenti che ha detto sui temi urbanistici a Vimercate è stata una proposta di PRG, negli infausti anni del suo Governo della città, che prevedeva una espansione a 40.000 abitanti. Altro che lezioni sul consumo di suolo! A nord, la zona ambientalmente più sensibile della città, venne proposta la saldatura dell’edificato con Usmate e Carnate. Fortunatamente i cittadini vimercatesi spedirono al mittente simili prospettive, relegando Lega e alleati, dalla metà degli anni ‘90, ad una perdurante opposizione.

Lezioni non ne prendiamo neppure da chi in questi anni ha contribuito con la sua carica provinciale all’abbandono del vimercatese con una gestione approssimativa ed impalpabile della Provincia di Monza e Brianza. Lezioni non ne prendiamo da chi ha fatto parte di una Giunta Provinciale che chi ci ha fatto sparire la prospettiva di vedere edificato il secondo polo scolastico (dopo averne inaugurato il cantiere fantasma sotto elezioni), ed ha abbandonato l’Omni a se stesso tanto da non riuscire neppure a trovare 20 mila euro per collaudare l’auditorium ristrutturato dalla Provincia di Milano. Da chi in un anno e mezzo non è riuscito neppure a farsi carico del taglio dell’erba della Bananina, per la quale non ha speso un soldo perché l’abbiamo pagato noi e la Provincia di Milano. Ma qui a Vimercate siamo anche magnanimi, e perdoniamo. Andrea Monti non tema, venga pure alle nostre feste a mangiare salamelle e costine. Quelle siamo certi le apprezzerà, come noi le chiacchiere da bar che potremo continuare ad ascoltare dalla sua bocca. Per riderci su.”

A stretto giro è arrivata in redazione anche la risposta ufficiale del PD di Vimercate alle affermazioni di Monti. Risposta che pubblichiamo qui di seguito:

” Egregio Andrea Monti, l’ignoranza (cioè la non conoscenza) fa fare brutte figure!! E sì, perché l’esimio Assessore all’urbanistica del Comune di Lazzate, nonchè Assessore al Turismo – Sport e Tempo Libero – Caccia e Pesca – Autodromo – Sicurezza – Polizia Provinciale – Protezione Civile della Provincia di Monza e della Brianza ha evidentemente troppe cose da seguire per poter avere anche tempo di informarsi e riflettere prima di scrivere sul suo blog. Cosi facendo incappa in tre errori grossolani dovuti appunto alla non conoscenza di ciò di cui poi scrive e della storia recente della politica italiana: 1) “… e poi ancora un nuovo supermercato” : Esselunga c’è a Vimercate da oltre 40 anni e quello che prevede il nuovo intervento urbanistico è solo lo spostamento della stessa struttura di distribuzione e, sull’area dove ora ha la sede con il relativo parcheggio, oltre ad una quota di edilizia residenziale verrà messa a disposizione dei cittadini di Vimercate un’area verde pubblica di circa 10.000 mq. 2) “… annunciando che avrebbero sottoposto la decisione ad un voto popolare” : quanto verrà sottoposto al Consiglio Comunale ha già avuto il vaglio dei cittadini di Vimercate perché non è niente altro che la attuazione di quanto previsto dal PGT approvato, dopo il coinvolgimento per mesi dei cittadini, delle scuole, delle associazioni, etc. alla fine del 2010 e nella primavera del 2011 i Vimercatesi hanno confermato la fiducia al PD ed ai suoi alleati al primo turno di votazione. Una piccola precisazione sulla cementificazione ed il consumo di territorio: il PGT di cui sopra ha ridotto del 3% le aree edificabili rispetto al precedente PRG e la densità di abitanti per Kmq a Vimercate è di 1.230 mentre a Lazzate è di 1.457 3) “….. con cui i compagni del PD” : il PD a Vimercate ottiene i risultati che l’esimio ricorda (oltre il 50% alle ultime elezioni europee) grazie al radicamento che la classe dirigente del Partito e gli Amministratori hanno con la Città. Così come il PD a livello nazionale ha avuto il coraggio di cambiare verso e riguadagnare anche al Nord la fiducia degli italiani, a Vimercate l’incontro della sinistra riformista e del cattolicesimo democratico è datato da decenni ed il consenso il PD lo ottiene con il buon governo che sempre ha caratterizzato le Amministrazioni di Vimercate (la parentesi della giunta leghista, datata 1993 – 1997, è fortunatamente durata poco e caduta per litigi interni alla Giunta Padana proprio in tema di urbanistica). E allora perché lanciarsi in valutazioni che fanno fare la figura dell’ignorante (cioè di uno che non conosce) invece di riconoscere, da Amministratore Comunale, che in un altro Comune della Provincia ci sono Amministratori capaci che ottengono poi il consenso dei loro cittadini? E invece di offendere una comunità – sono proprio tutti fessi quelli che votano il PD a Vimercate? – riconoscere che c’è un Partito di uomini e di donne che si spendono gratuitamente per la loro Città e vengono ripagati con il consenso a quanto propongono con i loro programmi ed esprimono con i loro Amministratori?”