Vimercate, quartiere sud: Boccoli all’attacco di Monti.

19 agosto 2014 | 00:21
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Vimercate, quartiere sud: Boccoli all’attacco di Monti.

Dopo gli attacchi a Vimercate da parte di Andrea Monti dalle pagine del suo Blog, a quello che l’ex consigliere provinciale definisce il “Pd cementificatore”, arriva a stretto giro la risposta del vicensindaco Corrado Boccoli.

Dopo gli attacchi a Vimercate da parte di Andrea Monti (Lega Nord) dalle pagine del suo Blog, a quello che l’ex consigliere provinciale definisce il “Pd cementificatore”, arriva a stretto giro la risposta del vicensindaco Corrado Boccoli.

Non poteva passare nell’indifferenza il post apparso il 12 agosto sul blog del leghista Andrea Monti: un post che abbiamo pubblicato, in cui il lumbard Monti attacca la scelta dell’amministrazione cittadina di “cementificare ulteriormente il territorio” attraverso la realizzazione del nuovo quartiere compreso fra via Bergamo e la Bananina, utilizzando delle tecniche di partecipazione che a suo modo di vedere sono “in pieno stile sudamericano” e considerato da Monti come “un capolavoro degno dei nipotini di Stalin”.

Il vicesindaco e assessore all’urbanistica Corrado Boccoli, citato da Monti nel post, ha voluto replicare immediatamente alle accuse tramite social network. Risposta che pubblichiamo nella sua interezza:

“Eh si, caro Andrea Monti, non era facile riuscire a dire tante sciocchezze in un solo colpo, ma tu, nel tuo post sul comparto a Sud di Vimercate, ce l’hai fatta. Forte della tradizione leghista che sbraita ai comizi virtuali o di piazza, ma che poi gestisce da decenni i governi locali nel Nord del Paese con i risultati che sappiamo. E quel fazzoletto verde che orgogliosamente mostrate non rappresenta certo né la speranza di un cambiamento né tantomeno l’ecologia di cui improvvidamente ti fai paladino.

Abbiamo visto in questi anni quegli stessi fazzoletti verdi nelle giacche di amministratori che da decenni governano questa

parte di Lombardia, soprattutto ad Ovest dove i colpi dell’urbanizzazione hanno desertificato la Brianza, creando quella città continua che ci ha reso prima provincia Italiana per consumo di suolo.

O lo vediamo nella giacca del nostro Presidente di Regione che lotta con le unghie e coi denti – e coi soldi dei contribuenti vantando il risultato della defiscalizzazione di Brebemi e Pedemontana –per costruire (anzi cementificare o meglio asfaltare) quei rari lembi di territorio ancora “verde” del nostro territorio e la cui utilità viabilistica è ancora da dimostrare.

Quello si che è uno stupro di democrazia (la legge obiettivo ha estromesso di fatto il parere vincolante dei territori e quella legge fu votata dalla Lega allora al governo con Berlusconi) e di territorio. Ma, si sa, è bello essere verdi con l’ecologia degli altri…

Ma il verde è anche quello del prolungamento di MM2, di cui la Lega pare non interessarsi, così invece propensa alle nuove bretelle di asfalto.

Citi poi Stalin e le “democrazie” sudamericane. Ma ti prego lascia stare questi paragoni, non foss’altro per rispetto delle vittime di queste ferite della storia. E’ la pochezza delle argomentazioni che ti spinge a fare queste iperboli lessicali.

Noi, centrosinistra orgogliosamente, non solo PD, pratichiamo da tempo esperienza di democrazia partecipata: dai tempi del bilancio partecipato a quelli del PGT fino a quest’ultima esperienza. Che si inserisce in un lungo percorso di dialogo con i nostri cittadini. Abbiamo prima condiviso le scelte generali del PGT e poi le sue modalità attuative come in questo caso. Scelte condivise che ci hanno portato a ridurre di oltre mezzo milione di mq le aree edificabili, circa il 3% del territorio e di aumentare le superfici a parco PLIS di circa 700.000 mq. Sono alcuni numeri del nostro PGT, partecipato, discusso e condiviso con la città.

Di questo modo di amministrare se ne sono accorti al Sole24Ore, noto covo di sandinisti e filo castrsiti, che ci hanno dedicato 3 pagine sul modo di fare Urbanistica partecipata e Anci Lombardia che ci dedica all’interno del suo periodico “Strategie amministrative” nel numero di Agosto un articolo sul nostro “modus governandi”. Pareri per noi sufficientemente autorevoli e di sicuro lontano dalle maldestre strumentalità politiche.

Capisco che sia meglio parlare dei presunti errori altrui per cercare di mascherare i scarsissimi risultati del proprio assessorato, ma questa volta ti hanno informato male.

E poi le lezioncine di democrazia e di ecologia risparmiarcele, perché sul tema siamo ferrati. Con i limiti di tutti e nostri, certo. Ma senza sbraitare alla luna, i barbari sognanti hanno perso la loro credibilità da tempo e non bastano i post ferragostani per farsi paladini dei territori. Ci vuole costanza impegno, attenzione, dialogo, responsabilità, visione. E pochissima demagogia, che in giro ce n’è già troppa.”