In 2000 di corsa contro Aids, ma di hiv si muore oggi troppo spesso!

15 settembre 2014 | 23:58
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In 2000 di corsa contro Aids, ma di hiv si muore oggi troppo spesso!

C’erano anche Danilo Goffi campione italiano di maratona e Gennaro Di Napoli, mezzo fondista campione mondiale indoor, sabato pomeriggio a correre contro Aids.

C’erano anche Danilo Goffi campione italiano di maratona e Gennaro Di Napoli, mezzo fondista campione mondiale indoor, sabato pomeriggio a correre contro l’Aids.

Aids-running-parco-autodromo-monza-2014 (43)Poi c’erano loro circa 2000 persone che hanno deciso di percorrere l’anello del circuito di Monza per una buona causa: il ricavato della Aids Running in Music è stato devoluto tutto ad Anlaids sezione Lombardia, l’associazione che si occupa della lotta contro l’Aids. 

“Il motivo per cui per il terzo anno consecutivo organizziamo questa manifestazione è perchè tutte le campagne di prevenzione sono risultate un fallimento – ha affermato il dott. Andrea Gori, anima di questo progetto e direttore dell’unità operativa di Malattie infettive dell’ospedale San Gerardo, che ha aggiunto – Se dal punto di vista della ricerca per le terapie sono stati fatti enormi passi in avanti, lo stesso non si può affermare per il fronte della prevenzione”. Sono infatti 4000 i casi di nuovi infetti all’anno in Italia, di cui un terzo in Lombardia.

“Oggi lo Stato non dà più soldi e non si parla più di Aids, ma i contagi aumentano vanificando gli sforzi che fa la ricerca – ha spiegato Mauro Moroni presidente Anlaids – Solo le associazioni esterne possono diffondere maggiori informazioni per fermare l’epidemia, sopratutto tra i giovani”.

Non solo corsa, perchè nel social network instangram è stato lanciato l’hastag #iocorroper: un altro canale per combattere l’indifferenza verso Aids.

Aids Running in Music 2014 Gori Andrea“Di hiv si muore oggi troppo spesso! – ha concluso il dott. Gori e sopratutto ci si sbaglia di grosso se si pensa che la terapia retrovirale sia priva di gravi conseguenze: si può vivere con il virus per diversi anni, ma la qualità della vita non è più la stessa. L’unica arma oggi a disposizione per sconfiggere il virus è la prevenzione. Inoltre anche la conoscenza del proprio stato di positività, diminuirebbe drasticamente la diffusione della malattia: il 25% dei casi non sa di esserlo. Insomma due gli scudi a nostra disposizione: maggiore sensibilizzazione e fare il test”.

Aids Running in Music è modo diverso di parlare di questo gravissimo problema. Con la colonna sonora di Radio Deejay i runners partiti metà i una direzione, metà nell’altra si sono incontrati per scambiarsi i nastri colorati che erano stati loro assegnati. Ogni colore rappresentava elementi fondamentali della lotta al virus dell’Hiv come la Ricerca, l’Informazione, la Prevenzione e la Consapevolezza.

Tante le celebrities intervenute in questa terza edizione per dire basta al contagio, a partire dai testimonial: Gaia Galizia (per la Prevenzione), Paola Turani (per la Ricerca), Gian Maria Sainato (per l’Informazione) e Lavinia Biancalani (per la Cosapevolezza). A correre c’era anche Giorgio Gori e Cristina Parodi, La Pina e Emiliano Pepe, Alessia Reato, Elisa Provaso e i Power Francers, gruppo hip house italiano, che ha chiuso l’evento con un’esibizione live.