“Crazy for design”: grande entusiasmo per lo spettacolo dedicato all’artigianato

Quindici imprese del comparto associate ad APA Confartigianato hanno promosso l’iniziativa come occasione per riflettere sulla complessità del quotidiano operare di chi dà vita a oggetti mai visti prima.
Una serata di teatro e artigianato, dove lo spettacolo strizza l’occhio al mondo produttivo e dell’impresa. È andata in scena ieri sera, nella suggestiva cornice del Teatro Belloni di Barlassina, la pièce “Crazy for Design”. La compagnia In-folio ha portato sul palcoscenico i retroscena del design, la vena creativa che alimenta il lavoro di designer e artigiani del legno, di chi realizza arredamento e complementi.
Quindici imprese del comparto associate ad APA Confartigianato hanno promosso l’iniziativa come occasione per riflettere sulla complessità del quotidiano operare di chi dà vita a oggetti mai visti prima.
«Protagonisti dell’evento sono i settori Design e Legno-Arredo, sia nei contenuti dello spettacolo che come promotori della serata – dichiara Paolo Ferrario, Segretario generale di APA Confartigianato – Il coordinamento è stato seguito dalla sezione territoriale di Meda, che merita una menzione particolare, con tutta la categoria a livello provinciale. Per l’Associazione la pièce è stata un’occasione importante di fare cultura dell’artigianato».
«Mi sono visto riflesso da quanto raccontato in scena come imprenditore, ma anche come designer avendo frequentato prima il liceo artistico poi la facoltà di design d’interni – spiega Diego Capelletti della Capelletti s.a.s. – La serata, a mio modo di vedere, è stata utile per comprendere al meglio il connubio design – impresa, un aspetto che non spiegano in università ma costituisce l’anima della vitalità del comparto».
«Lo spettacolo mi ha riportato alla mente a 360 gradi il momento della creazione di nuovi oggetti o dell’ideazione di materiali innovativi, come quando ho realizzato, insieme alla designer Laura Ercole, la prima candela per ambienti sacri completamente in PVC – racconta Nikla Da Ros della Darplast Extrusion – È stato un’opportunità di consapevolezza profonda e allo stesso tempo in una forma leggera e piacevole».
«Non è cosa da poco ideare un testo teatrale che racconti il design e l’impresa – afferma Silvana Viganò della Viganò Giordano – Michela Marelli, che si è occupata del testo e della regia, ha svolto un lavoro encomiabile, presentando la sapienza di chi porta l’idea iniziale allo stadio di realizzazione del progetto fino al prodotto finito… una sinergia di menti e saperi. Inoltre, dallo spettacolo emerge con forza il ruolo femminile che ha saputo imporsi, fin dagli albori della storia del design, come pensiero innovativo, pur in un ambito prettamente maschile. Infine, devo dire che è stata per me un’emozione ascoltare nomi e storie di architetti, designer e imprenditori che la mia famiglia conosce di persona, ho rivisto sul palco il nostro contesto lavorativo di ogni giorno».
«Mi sento orgoglioso di far parte di questo mondo, fortunato di svegliarmi ogni mattina e avere davanti agli occhi esempi eccezionali di figure che hanno realizzato qualcosa di bello e unico. Assistere allo spettacolo ti fa venir voglia di seguire la strada tracciata e di fare bene – racconta Filippo Berto della Berto Salotti – Si è rafforzata in me la convinzione dell’importanza di far conoscere questo straordinario patrimonio in cui siamo immersi, serve uno sforzo maggiore perché sia riconosciuto il valore di un sistema che va dal designer all’artigiano».