Privatizzazione Croce Rossa: arriva il tempo indeterminato per oltre 700 lavoratori

12 settembre 2014 | 00:03
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Privatizzazione Croce Rossa: arriva il tempo indeterminato per oltre 700 lavoratori

La privatizzazione di Croce Rossa porta con sè qualche spiraglio di certezza per i lavoratori. Oltre 700 infatti i dipendenti a tempo determinato che saranno stabilizzati.

La privatizzazione di Croce Rossa in Lombardia porta con sè qualche spiraglio di certezza per i lavoratori che da tempo auspicano la stabilizzazione.  Oltre 700 infatti i dipendenti della “croce” più famosa del bel Paese a tempo determinato che saranno stabilizzati e potranno contare sul mantenimento dei livelli salariali. Un risultato importante, frutto di mesi di confronto tra Croce Rossa, AREU (delegata dall’Assessorato alla Salute) e le organizzazioni sindacali.

Ora si attende solo la firma dell’accordo che dovrebbe giungere il prossimo 17 settembre. Sulla base dell’accordo tra CRI e Organizzazioni sindacali, gli attuali dipendenti a tempo determinato che svolgono la propria attività nell’ambito del soccorso sanitario vedranno i loro contratti rideterminati con scadenza al 30/09/2014 e dal prossimo 1 ottobre saranno assunti con contratto ANPAS a tempo indeterminato alle dirette dipendenze dei singoli Comitati Locali o Provinciali. Il personale avrà un inquadramento in C1 ed una variabile economica proporzionale all’attività in convenzione Areu. Questo garantisce la continuità degli attuali livelli economici.

Si tratta di un accordo che il vicepresidente di Regione Lombardia Mario Mantovani definisce “storico”: «Un vero e proprio esercito di precari –sottolinea Mantovani attraverso una nota stampa – verrà stabilizzato. Questa è una bella notizia per la Lombardia e l’intero Paese. Inoltre continueremo a garantire ai nostri territori quel presidio di sicurezza ed efficacia che da sempre Croce Rossa rappresenta per i cittadini della nostra Regione. Ringrazio per questo AREU che ha seguito per conto di Regione Lombardia i tavoli di lavoro e tutti i soggetti che hanno collaborato al raggiungimento di questo risultato. Uniti si vince”.

“Il senso di responsabilità di AREU, Sindacati e Croce Rossa regionale della Lombardia – spiega Maurizio Gussoni, Presidente regionale CRI – hanno consentito da una parte il salvataggio di oltre 700 posti di lavoro e dall’altro il mantenimento del servizio di qualità offerto in Regione Lombardia da Croce Rossa. E’ un esempio virtuoso di come la Pubblica Amministrazione, riesca, quando decide di farlo, a risanare se stessa in tempi brevi e con risultati ottimali”. Massima soddisfazione anche da parte dei Sindacati CGIL CISL UIL.