Se il “grillino” fa le pulci alla Villa Reale. Ecco le domande del M5S

Villa Reale fa discutere. Prima la Lega Nord chiede le dimissioni del sindaco, poi il Movimento 5 Stelle esprime alcune perplessità. Ecco tutti gli interrogativi pentastellati
Che l’apertura della Villa Reale restaurata, dopo anni di attesa, avrebbe fatto discutere lo si sapeva già, che le diverse parti politiche avrebbero detto la loro pure. Tra le prime voci ad emergere dal coro quella della Lega Nord che, proprio sul tema, ha chiesto le dimissioni di Roberto Scanagatti tacciandolo di incoerenza. Ma non mancano di esprimere le loro perplessità anche i rappresentanti del Movimento 5 stelle di Monza.
«Abbiamo ricevuto alcune osservazioni da parte di molte persone che hanno visitato la Villa e che vorremmo riportare, tenendo presente che solo gli addetti ai lavori possono essere in grado di valutare la bontà dei restauri veri e propri».
Ecco le domande che i consiglieri pentastellati riportano sul loro blog:
La domanda più ricorrente è sapere qualche cosa di più preciso in merito all’utilizzo dei locali. Ovvero, quali saranno le stanze con destinazione museale? Quali quelle con destinazione commerciale? Ricordiamo che a breve il TAR si dovrà pronunciare sul ricorso presentato da Legambiente che verte proprio sulle destinazioni d’uso così come descritte nel disciplinare. In questo senso chiediamo al Consorzio di aprire un confronto preventivo e permanente con quelle Associazioni che da sempre hanno a cuore la valorizzazione del bene.
Incominciando dai Giardini, molte critiche ha suscitato il parcheggio di auto al loro interno, senza autorizzazione esposta, quando vengono multati i visitatori in bicicletta, come peraltro previsto dal regolamento. Dunque: bici NO ma auto SI? Vorremmo delle rassicurazioni da parte del Consorzio affinché i spazi attigui alla Villa diventino da subito aree di eguale pregio e non posteggi. Ricordiamo che il parcheggio di porta Monza dista solo pochi metri dall’ingresso del monumento.
Si è potuto constatare che effettivamente il ristorante – molto ridimensionato rispetto al progetto originale – è a pian terreno, accanto alla caffetteria e al bookshop. Qualche perplessità ha destato la scelta degli arredi in locali con stucchi e alcuni affreschi. É stata omessa l’attenzione per l’accesso ai diversamente abili (parcheggio e funzionamento ascensore), compensata dalla disponibilità delle forze dell’ordine presenti. Auspichiamo che si tratti di inconvenienti dovuti alla recente apertura a cui verrà posto immediato rimedio.
La climatizzazione è fuori controllo, con temperature decisamente troppo basse e fasce d’aria gelida sui visitatori. Al di là dell’inutilità di una climatizzazione così selvaggia, chi si accolla i costi della climatizzazione/riscaldamento?
E’ stato sicuramente d’impatto la scelta di permettere l’accesso gratuito per alcuni giorni, ma riteniamo che avrebbe avuto un impatto ancor più simbolico e pratico raccogliere un obolo magari di solo un euro (che si sarebbe tradotto in diverse decine di migliaia di euro) da destinarsi ad un preciso progetto da realizzare all’interno della Villa o del Parco.
Ciò che continua a stupire è che per il restauro della Villa, la Regione e il comune di Monza non hanno voluto trovare i 5 milioni che sono stati chiesti al privato, mentre ora, per le richieste di Ecclestone, la Regione intende tirare fuori molti milioni di euro dalle tasche dei cittadini da devolvere alla Sias, società privata. A questo paradosso che cosa rispondono gli Enti pubblici coinvolti ? Siamo ansiosi di saperlo.