Smart city, la Brianza del futuro in un convegno allo Sporting

L’associazione Omilia ha organizzato un incontro venerdì 19 settembre per discutere della qualità dei servizi e della vita nelle città brianzole
Parte dal basso il futuro smart di Monza e della Brianza. Da anni si parla sempre più di frequente di città smart, vale a dire città intelligenti, brillanti, in grado di rendere migliore la vita di chi le abita attraverso una serie di servizi capaci di rendere più efficiente il lavoro o i trasporti. Se ne parla sempre più di frequente ma le amministrazioni comunali, vuoi per le sempre più pesanti difficoltà economiche, vuoi per la necssità di investire su altri settori, non hanno mai realmente affrontato l’argomento.
Così, un gruppo di cittadini monzesi e brianzoli ha deciso di dare vita a un’associazione ribattezzata Omilia che venerdì 19 settembre ha organizzato un convegno al quale sono stati invitati anche gli amministratori del territorio. Il luogo del meeting è lo spporting club di viale Brianza e si parlerà di smart digital, inteso come digitalizzazione dei servizi, di smart green, inteso come vivibilità e risanamento delle risorse delle abitazioni e di smart social, inteso come supporto della tecnologia verso i meno abbienti e come opportunità di creazione di nuovi posti di lavoro.
“Ci siamo mossi per promuovere questo evento sulla “smart living” perché crediamo che il tema non sia semplicemente tecnologico – ha dichiarato Massimo Fraschini, presidente di Omilia -, ma parta da una esigenza di carattere etico e civile: occorre rispondere alla domanda su quale debba essere la qualità della vita nelle nostre città; su che cosa intendiamo per benessere nel nostro vivere associato”. Hanno aderito tra gli altri Regione Lombardia, Comune, Anci Lombardia e importanti aziende private che operano nei settori della tecnologia e dell’innovazione, come Telecom Italia, che è anche official global partner per Expo 2015, e Santer Reply, specializzata in applicativi nel settore della sanità e del sostegno alle utenze deboli.