Sprint Challenge Pro: prima batteria fatale a Mori della Lampre-Merida

In programma l’evento Sprint Challenge Pro, una spettacolare competizione consistente in sfide a eliminazione tra 4 atleti impegnati in batterie sulla distanza di 1 km: qualificazione per i primi due atleti al traguardo fino alla finale a 4 corridori.
Le ruote hanno iniziato a girare, le catene hanno iniziato ad accarezzare le moltipliche e le gambe degli atleti hanno potuto sprigionare la loro potenza: dopo due giorni di ambientamento, sulle strade del Quebec è scoccata ufficialmente l’ora delle competizioni agonistiche.
In programma l’evento Sprint Challenge Pro, una spettacolare competizione consistente in sfide a eliminazione tra 4 atleti impegnati in batterie sulla distanza di 1 km: qualificazione per i primi due atleti al traguardo fino alla finale a 4 corridori.
Percorso composto da due rettlinei di 500 metri ciascuno inframezzati da una curva a 180°: dalla partenza alla curva, strada in discesa; dalla curva al traguardo, leggera costante ascesa.
La LAMPRE-MERIDA ha designato come proprio rappresentante Manuele Mori, l’atleta più veloce tra i blu-fucsia-verdi presenti in Canada.
Il corridore toscano, unico italiano a partecipare all’appuntamento, non è stato però fortunato, trovandosi a doversi confrontare già nella prima batteria con corridori molto veloci quali Coquard (vincitore dell’edizione 2013), Lobato, oltre al canadese Anderson.
Mori non è riuscito a evitare l’eliminazione, classificandosi al 4° posto.
“Ero conscio del fatto che Coquard e Lobato sono più veloci di me, di conseguenza, se avessi atteso lo sprint, sarei stato spacciato in partenza – ha spiegato Mori – Ho così scelto di provare a giocare d’anticipo: sono scattato dopo 250 metri di gara, guadagnando subito un buon vantaggio, anche perché ho potuto avvalermi dell’effetto sorpresa che ha fatto tentennare gli avversari.
Purtroppo la strada era bagnata e non sono riuscito a impostare al meglio la curva, anche considerando che si arrivava alla svolta dalla discesa.
In più, nel risalire verso l’arrivo, c’era un forte vento contrario, che mi ha respinto ai 200 metri dal traguardo, consentendo agli altri corridori di rimontarmi.
Ho giocato tutte le mie carte, non è andata bene, peccato perché la formula dell’evento è accattivante e mi sarebbe piaciuto poter accedere ai turni successivi”.
Per quanto riguarda Rui Costa e gli altri atleti della squadra (Horner si è unito al gruppo), la pioggia che è caduta in giornata su Quebec City ha costretto ad annullare il previsto allenamento su strada, sostituito da sessioni di pedalate sui rulli.
Fonte LAMPRE-MERIDA