Monza, “Blu”: le opere di Gianluca Patti in mostra al Building Space

Blu: questo è il nome della mostra personale dell’artista Gianluca Patti visibile al pubblico nello spazio del Building Space di Monza dal 28 ottobre al 29 novembre.
Blu: questo è il nome della mostra personale dell’artista Gianluca Patti visibile al pubblico nello spazio del Building Space di Monza dal 28 ottobre al 29 novembre.
Patti inaugura la sua mostra presentando un duplice registro di opere strettamente legate e connesse tra loro. Da una parte si ammirano gli esiti ultimi della sua pittura che, sedimentato un dipingere fatto di dense stratificazioni di impronte colorate, ha saputo cogliere una riflessione mitigata della partitura cromatica che, privilegiando il colore blu nella dominante della sua azione, ha condotto una riflessione-reinterpretazione di opere di artisti i quali hanno, con modalità diverse, privilegiato questo colore come presenza nei loro lavori.
Patti ha osservato questi artisti, da Picasso a Hirst, e ne ha asciugato le immagini fino a ridurle a sagome evanescenti che, tendendo all’apparizione (o alla sparizione), calano lo sguardo in velature integralmente blu. Usare quasi totalmente un solo colore testimonia quella concentrazione che l’artista sta seguendo in una fase cruciale per l’evoluzione della sua ricerca artistica. Dall’altra, le specificità di questo luogo dimesso, hanno permesso di sviluppare interventi site-specifc che prevedono raggi, veri e propri lampi di colore, che perforano e trapassano lo spessore di solette e muri, bucando con la loro effimera presenza – e luce – la solidità della materia.
La concretezza, suggestiva e metaforica, di questo gesto sembra sollecitare una necessaria revisione delle categorie percettive del visibile che il colore, con la sua manifestazione, mette in discussione. La forza incontenibile, eruttiva e trapassante, del blu accentua il desiderio di Patti di scardinare un sistema che, dal luogo fisico e ambientale del reale, si trasferisce a quello stato metamorfico del suo fare pittura. La voglia di raccontare e raccontarsi attraverso il colore si palesa come un’azione secca e potente, una “pennellata” concreta che irrompe nella tangibilità del presente.
Questa mostra rappresenta, quindi, nel crescente percorso dell’artista non un punto di arrivo, ma un nuovo e prolifico punto di partenza e di rilancio della sua poetica.