Arcore, stazione ferroviaria: al via i lavori di recupero

Rfi ha stanziato quasi un milione di euro. Il centro destra arcorese chiede un’assemblea pubblica per illustrare il piano e per chiarire la presenza di eternit nella struttura
Quasi un milione di euro per rimettere a nuovo la stazione di Arcore. Da pochi giorni sono partiti i lavori di riqualificazione dello scalo arcorese da anni al centro di polemiche e veleni per le sue condizioni inadeguate rispetto alle centinaia di pendolari che ogni giorno lo utilizzano. Rfi, vale a dire Rete ferroviaria italiana ha stanziato per l’esattezza 950 mila euro e il progetto prevede un intervento di riordino complessivo parte del quale per ragioni logistiche verrà realizzato solo dopo Expo 2015.
Tra le opere in programma compaiono interventi di ristrutturazione del fabbricato viaggiatori con materiali eco-compatibili ad alto risparmio energetico; ristrutturazione del tetto del magazzino merci con l’eliminazione dell’eternit; interventi di ristrutturazione interna, modifica agli impianti elettrici e di riscaldamento per ridurre notevolmente gli attuali consumi energetici; realizzazione di una nuova pensilina, che ingloba quella esistente, per proteggere il piano terra e il primo piano, che si estenderà fino a coprire l’attuale sottopasso; realizzazione di un nuovo ingresso per la biglietteria e l’atrio di ingresso al fabbricato viaggiatori; impianto di illuminazione esterna.
La seconda fase dei lavori, che prevede l’abbattimento delle barriere architettoniche con l’installazione degli ascensori e l’adeguamento dei marciapiedi per facilitare l’entrata e l’uscita dai treni, potranno essere eseguiti solo dopo Expo 2015 per non influire sul regolare servizio ferroviario.
Sull’intervento di Rfi è intervenuto anche il centro destra locale che, attraverso una nota emessa dall’onorevole Elena Centemero, chiede all’amministrazione comunale un incontro pubblico per spiegare i termini del progetto, soprattutto in relazione alla presenza di eternit nella struttura.“Abbiamo appreso dagli organi di stampa che la prima fase di questi interventi, voluta esclusivamente e totalmente a carico di RFI, ha tra le sue finalità l’eliminazione di alcune parti della struttura che sono di eternit – dice la nota -. È necessario fare chiarezza e spiegare come sia possibile che in uno spazio pubblico così frequentato come la stazione ci siano ancora elementi in amianto, e questo a tutela di una corretta informazione e del diritto alla salute dei cittadini”.