Brugherio, basta pesce spada e farro dalla mensa delle scuole

Niente più pesce spada, nè pasta di farro e menu bio ridotto solo una volta al mese. Questa la decisione della Giunta brugherese per risparmiare sul costo di gestione della mensa scolastica.
Ridurre i costi delle mense scolastiche per risparmiare 166 mila euro sul contratto con la ditta appaltatrice. Questa la soluzione decisa dalla Giunta di Brugherio che, per ottemperare ad un obbligo di legge sui risparmi sui contratti pubblici, ha deciso alcuni tagli, anche all’alimentazione dei bambini delle scuole della città.
Al posto del pregiato e costoso pesce spada, infatti, viene sostituito altro pesce autorizzato dall’Asl (ad esempio polpette non meglio definite), niente più pasta di farro e menu bio (relegato ad una volta al mese), inoltre taglio della impegata comunale impegnata per la mensa il mercoledì e infine rinuncia a sistemare il pavimento della scuola Sciviero.
Questo intervento strutturale del costo di circa 119 mila euro, era a carico della ditta appaltatrice, secondo contratto, ma la Giunta ha deciso di rinunciare a quei soldi in cambio del risparmio su costi dei pasti. In dettaglio per una sola giornata Bio al mese si risparmiano 16 mila 750 euro, senza pasta di farro si tagliano 15 mila euro, senza l’impiegata in comune per il servizio al mercoledì si va a meno 9 mila 800 euro, meno il pesce 25 mila euro e meno i soldi per la pavimentazione fa 166 mila euro.
Naturalmente l’opposizione si è scatenata nelle critiche, insieme ai genitori dei bambini. «Questi cambiamenti nel menu non è che affamino i bambini – scrive una mamma – ma forse bisognerebbe iniziare a vedere i costi troppo alti di queste mense che i bambini non gradiscono e la possibilità di rivedere un po’ tutto». Più duro Massimo Pirola, rappresentante di Ncd: «In tutto questo quello che emerge è la mancanza di programmazione dell’amministrazione – ha spiegato – invece di eliminare dei cibi forse era meglio rivedere altri contratti costosi come quello del verde e altri ancora…inoltre dato che l’appalto comunque scadeva non era il caso di rivederlo?». Intanto il sindaco Troiano e la Giunta hanno difeso il taglio come necessario per rispettare le richieste delle nuove leggi.