Emergenza Siria: al centro di via Aldini il coraggio di essere volontarie

31 ottobre 2014 | 00:02
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Emergenza Siria: al centro di via Aldini il coraggio di essere volontarie

Nel Centro di via Aldini c’è anche un po’ di Monza. Nella gestione dell’emergenza Siria assieme ad Arca, al comune di Milano c’è la Onlus “Insieme si può fare” che da maggio ha ricevuto in gestione la distribuzioni di vestiti.

Nel Centro di prima accoglienza di via Aldini c’è anche un po’ di Monza. Nella gestione dell’emergenza Siria assieme alla fondazione Progetto Arca, al comune di Milano c’è la Onlus “Insieme si può fare” che da maggio ha ricevuto in gestione la distribuzioni di vestiti.

L’impegno dei volontari brianzoli è talmente apprezzato che settimana scorsa gli sono stati dati nuovi spazi per svolgere il loro compito: hanno avuto accesso ad altri tre locali del magazzino che a breve ristruttureranno per organizzare ancora meglio le  loro attività. E in pochi sanno ciò che avviene nel sotterraneo della struttura, che per queste persone sta diventando un po’ una seconda casa.

Si tratta di due donne instancabili, piene di coraggio e passione, che ogni giorno si recano in quella che sta diventando la “grande famiglia”. Sono Patrizia Sironi di Milano e Silvia Buzzi di Monza, entrambe socie fondatrici, insieme ad altre tre persone, tra i quali Lorenzo Locati che per primo due anni fa a Pasqua ha iniziato i viaggi in Siria, di “Insieme si può fare”.

Due gli aggettivi per descriverle: coraggio e passione. Coraggio perchè non è da tutti decidere di assumersi una responsabilità e un impegno così grande; passione, basti solo pensare che il loro lavoro non si è fermato neanche nel mese di agosto. E non sono le difficoltà a fermarle: ogni giorno risolvono problemi di ogni sorta, come quella volta che erano alla ricerca disperata di un paio di stampelle per un siriano che faceva fatica a camminare.

Quando entrano nel centro vengono accolte sempre da tanti sorrisi e dà lì inizia la loro routine quotidiana, fornire un cambio di indumenti agli ospiti di via Aldini: scarpe, vestiti, intimo e spesso i siriani chiedono anche una valigia per continuare il loro viaggio verso il nord Europa. Il tutto fatto di gesti, intese e qualche parola di arabo, perchè Silvia e Patrizia non si sono arrese neanche davanti alle barriere linguiste dato che solo pochi siriani parlano inglese.

Poi, meravigliosa è la rete di solidarietà che si è creata: gli indumenti che distribuiscono sono donati da cittadini, associazioni, ma anche da aziende private. Ogni giorno arrivano scatoloni e borsoni di vestiti usati e altro materiale di prima necessità.

Instancabili sì, ma non fanno tutto da sole perché sono state in grado di creare una rete di altre volontarie che si alternano durante la settimana e si occupano dello smistamento dei capi d’abbigliamento, li dividono per genere, taglie, stagione e li inscatolano, il tutto per essere il più efficienti possibili nelle attività di distribuzione. Non è uno shop, ma di certo un cambio d’abiti è sempre assicurato.

“Il nostro progetto a sostegno dei profughi siriani è nato a Pasqua dell’anno scorso quando per la prima volta siamo andati in Siria a portare i primi aiuti, ad aprile 2014 siamo diventati una Onlus e da allora grazie alla generosità di tantissime persone che ci donano vestiti, medicinali, materiale scolastico o attraverso le donazioni siamo cresciuti molto, ampliando le nostre attività” racconta Silvia. “Dopo aver portato diverse volte gli aiuti al centro ci siamo proposti alla Fondazione Arca per dare loro una mano, ne sono stati entusiasti e da allora è nata una forte collaborazione fra le due realtà” aggiunge Patrizia.

ahmed-milano-insiemesipuofare-via-alidini-siria-mbIn questi giorni sono quindi in corso i lavori di ristrutturazione perché i locali devono essere svuotati da vecchie attrezzature ormai in disuso (la struttura un tempo ospitava una scuola ndr) e hanno bisogno di una bella imbiancata. Detto fatto, un ragazzo egiziano di nome Ahmad che soggiorna nella struttura e che dà sempre una grossa mano nel magazzino, si è rimboccato le maniche e con l’aiuto di alcuni ospiti, domenica mattina (26 ottobre ndr) ha fatto una bellissima sorpresa alle due volontarie: locali tutti vuoti e pronti per essere tirati a lucido.

Si può seguire il loro prezioso lavoro sulla pagina Facebook dell’associazione e lì si possono recuperare tutti i riferimenti per chiunque volesse donare vestiti, effettuare una donazione o fare qualche ora di volontariato.

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 Foto in apertura da sinistra Patrizia Sironi e Silvia Buzzi