Appello: “Vogliamo la metro a Monza” tante le adesioni e al via la mobilitazione

Mobilitazione popolare per la metropolitana: il Comitato San Fruttuoso non si arrende e, dopo la prima richiesta, rinnova l’invito ai cittadini monzesi di darsi da fare.
Mobilitazione popolare per la metropolitana: il Comitato San Fruttuoso non si arrende e, dopo la prima richiesta, rinnova l’invito ai cittadini monzesi di darsi da fare.
In seguito al primo accorato appello sono giunte al Comitato cittadino decine di mail da parte di monzesi, «anche una lettera ufficiale dell’assessore ai trasporti del Comune di Lissone. – spiegano – Stanno arrivando le prime adesioni all’appello che abbiamo lanciato per una mobilitazione generale sul tema della Metropolitana, l’indispensabile – e ormai indifferibile – prolungamento da Bettola verso la Villa Reale e il nord di Monza, attraversando tutta la terza città della Lombardia».
A deludere i membri di San Fruttuoso 2000 sarebbero state, a loro dire, le parole espresse sulla questione dall’assessore ai trasporti del Comune di Monza, Paolo Confalonieri: «si è limitato ad osservare come le soluzioni al problema non competano alla città, ma a livelli superiori. Ma il nodo da sciogliere, e da non accettare passivamente, è proprio quello evidenziato da Confalonieri: bisogna mobilitarsi per domandare soldi e progetto a Stato e Regione. Bisogna dimostrare che la società civile e gli enti del territorio chiedono con forza questa infrastruttura».
A partire dalle prossime settimane, l’Associazione HQMonza lancerà alcune iniziative per avviare la mobilitazione generale pro-metropolitana. “Milano ha una lunga tradizione nella capacità di insistere e mobilitare pro domo sua. Più recentemente anche Brescia ha capito, si è messa in gioco alla grande ed ha portato a casa il metrò. Ora tocca a noi. Ci aspettiamo una presa di posizione del sindaco Scanagatti, ma anche quella dei consiglieri regionali eletti sul nostro territorio. Soprattutto vorremmo vedere scendere in campo, compatti indipendentemente dal colore politico, i parlamentari della nostra zona, quegli eletti a Camera e Senato che nella maggior parte dei casi una volta insediati spariscono agli occhi della gente per l’intera legislatura” ha commentato Isabella Tavazzi, portavoce dell’Associazione.