La Brianza a modo mio: risotto giallo alla monzese

2 ottobre 2014 | 21:50
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La Brianza a modo mio: risotto giallo alla monzese

La ricetta di oggi è il risotto alla monzese: delizioso piatto della cucina brianzola con una marcia in più in quanto a sapore. Protagonista indiscussa è la luganega.

L’autunno è appena cominciato lo so ma, nonostante le temperature non siano quelle più propizie per questa ricetta, la mia voglia di risotto ha vinto su tutti i fronti. Un omaggio alla citta di Teodolinda e a chi, come me, ai primi piatti proprio non sa resistere. La ricetta di oggi è il risotto alla monzese: delizioso piatto della cucina brianzola con una marcia in più in quanto a sapore. Semplice da prepare, la “luganega”, tipica salsiccia brianzola sottile, diventa la protagonista assoluta. Premetto che la mia versione farà storcere il naso ai puristi: io infatti uso lo zafferano (in bustina).

Indossiamo il grembiule e mettiamoci ai fornelli!

Ingredienti (4 persone)
280 grammi di riso Carnaroli
300 grammi di luganega (salsiccia sottile)
cipolla fresca per soffritto
70 grammi di burro
1/2 bicchiere di vino bianco
brodo vegetale
1 bustina di zafferano
formaggio grattugiato

Tempo: 18 minuti

Preparazione
In acqua fredda fate cuocere sedano, carota e cipolla. Portate il tutto a bollore e otterrete un delicato brodo vegetale. In una pentola dal fondo ampio e i bordi alti fate sciogliere una noce di burro. Fate così rosolare la cipolla e la luganega priva di budello e tagliata a pezzetti. Aggiungete il riso e lasciatelo tostare per alcuni minuti. Sfumate con il vino bianco a fuoco vivace e, quando il vino sarà evaporato, coprite il riso con il brodo. Io personalmente mescolo di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. Versate lentamente il brodo fino a quando il riso non sarà cotto. Quando mancano pochi minuti aggiungete una bustina di zafferano, meglio ancora sono i pistilli stemperati in un po’ di acqua calda. Cotto il risotto toglietelo dal fuoco e mantecate con abbondante parmiggiano.

Buon appetito e alla prossima settimana!

(foto di Roberto Bozza)