Matrimoni gay: Monza pronta a trascrivere, legislatore adegui la norma

“Il tema dei matrimoni gay non è più rinviavibile”. A parlare è il sindaco di Monza e presidente di Anci Lombardia, Roberto Scanagatti.
“Il tema dei matrimoni gay non è più rinviavibile”. A parlare è il sindaco di Monza e presidente di Anci Lombardia, Roberto Scanagatti. “Di fronte a una forte pressione proveniente da settori non trascurabili della nostra società non possono essere circolari ministeriali cavillose a dire cosa possono o non possono fare i sindaci in tema di stato civile.
Dovrebbe essere certo. Se un matrimonio è tale nello stato in cui viene celebrato, chi siamo noi sindaci per dire a due persone che il loro matrimonio a Monza, a Milano, a Perugia o a Orvieto, in quanto tale e con tutte le conseguenze civili che ne conseguono, da noi non può essere tale? A seconda delle sensibilità, che vanno tutte rispettate, il sindaco deve agire in base a quel che prescrive la legge, sapendo però che chi chiede la trascrizione ha pieno diritto a ottenerla”.
E intanto fino ad ora agli uffici dello stato civile di piazza Trento e Trieste non c’è ancora stato alcun caso di richiesta di trascrizione di matrimoni celebrati all’estero di persone dello stesso sesso. Mentre, per quanto riguarda il registro delle unioni civili approvato a febbraio in Consiglio comunale ci sono state fino ad ora quattro iscrizioni, sia da parte di coppie omosessuali sia eterosessuali.